È stata salvata la speleologa che da domenica era bloccata in una grotta a 150 metri di profondità vicino al lago d’Iseo

(Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico)
(Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico)

Martedì pomeriggio è stata riportata in superficie la speleologa italiana che era bloccata da domenica in una grotta vicino al lago d’Iseo, in provincia di Bergamo. Domenica mattina Ottavia Piana, esperta speleologa di 31 anni di Adro, in provincia di Brescia, era partita insieme ad alcuni colleghi per esplorare la grotta di Bueno Fonteno, che si trova tra il lago d’Iseo e il lago d’Endine, e dove era stata già molte altre volte in passato.

Durante l’esplorazione un blocco di roccia a cui era agganciata si è staccato e le era caduto su un ginocchio, causandole un grosso ematoma. Piana quindi non era riuscita a risalire insieme ai colleghi ed era rimasta bloccata a 150 metri di profondità. I colleghi erano tornati in superficie e avevano dato subito l’allarme. Le operazioni di soccorso erano cominciate già domenica sera, ma si sono protratte fino a martedì per via della strettezza del tratto di grotta in cui si trovava Piana e per via del suo infortunio, che non le permetteva di muoversi. Piana è stata portata fuori dalla grotta intorno alle 13:45, e successivamente trasportata in elicottero in ospedale.