È morto a 105 anni il pedagogista e critico d’arte Francesco De Bartolomeis

Francesco De Bartolomeis, in un video diffuso su YouTube dal canale Gessetti Colorati
Francesco De Bartolomeis, in un video diffuso su YouTube dal canale Gessetti Colorati

Giovedì è morto a 105 anni Francesco De Bartolomeis, considerato uno dei più noti pedagogisti della seconda metà del Novecento. De Bartolomeis aveva scritto decine di saggi di pedagogia, didattica, psicopedagogia e si era occupato in più occasioni di riforma della scuola. Tra i suoi saggi più noti ci sono “Idealismo ed esistenzialismo” (1944), “La pedagogia come scienza” (1953), “La ricerca come antipedagogia” (1969) e “Riflessioni intorno al sistema formativo” (2004). Nella seconda parte della sua vita si era occupato anche di storia dell’arte, pubblicando alcuni saggi.

De Bartolomeis era nato a Pellezzano, in provincia di Salerno, il 20 gennaio del 1918. Studiò a Firenze, dove fu allievo del pedagogista e filosofo Ernesto Codignola. Collaborò con Benedetto Croce e insegnò pedagogia all’università di Torino dal 1956 al 1988. Negli anni Settanta entrò nel Partito Comunista e fu eletto nel consiglio comunale di Torino, città in cui contribuì a far avviare una serie di iniziative scolastiche, tra cui il tempo pieno e la mensa.

In una delle sue ultime uscite pubbliche, una recente intervista al quotidiano Domani, aveva definito «assolutamente inadeguato» il ministro dell’Istruzione del governo Meloni, Giuseppe Valditara.