In Guatemala al ballottaggio delle elezioni presidenziali andranno due candidati di centrosinistra

Guatemala elezioni
Sandra Torres (AP Photo/ Moises Castillo)

In Guatemala, il paese più popoloso dell’America Centrale, nessuno degli oltre venti candidati alla presidenza alle elezioni di domenica 25 giugno ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti per essere eletto al primo turno. Il prossimo agosto andranno quindi al ballottaggio i due candidati più votati, entrambi di centrosinistra: Sandra Torres, del partito Unità Nazionale per la Speranza (UNE), considerata la favorita, e Bernardo Arévalo, arrivato un po’ a sorpresa secondo con il Movimento Semilla.

A scrutinio quasi completato, Torres ha ottenuto poco più del 15 per cento dei voti; Arévalo circa il 12. Il terzo più votato è stato Manuel Conde, espresso dal partito dell’attuale presidente Alejandro Giammattei (Vamos), che non può essere rieletto perché la costituzione impedisce al presidente in carica di ricandidarsi.

Domenica si votava per scegliere il nuovo presidente, rinnovare il parlamento e le 340 amministrazioni locali del Guatemala, un paese in cui negli ultimi anni i governi che si sono succeduti hanno indebolito sempre di più la democrazia e lo stato di diritto. Torres è una ex first lady (è stata moglie di Álvaro Colom, presidente dal 2008 al 2011), è la terza volta che si candida alla presidenza e se eletta sarebbe la prima presidente donna del paese. Arévalo invece è il figlio del primo presidente eletto democraticamente del Guatemala, Juan José Arévalo, che governò dal 1945 al 1951. Vamos comunque sarà il partito che avrà il maggior numero di seggi in parlamento, 40; UNE, il secondo più votato, ne avrà 27.

Alle presidenziali di domenica ci sono state anche moltissime schede bianche o nulle in segno di protesta contro l’esclusione di uno dei candidati più in vista, l’imprenditore Carlos Pineda, che si era candidato come indipendente: il Tribunale supremo elettorale del Guatemala lo aveva escluso per alcune irregolarità nella presentazione della sua candidatura e Pineda aveva invitato i propri sostenitori a votare scheda nulla.

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