Il presidente della Corte Suprema ucraina è stato arrestato con l’accusa di corruzione

(Wikimedia Commons)
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Martedì è stato arrestato Vsevolod Kniaziev, presidente della Corte Suprema ucraina, il più importante organo giudiziario del paese, con l’accusa di corruzione. Lo ha fatto sapere l’autorità governativa che si occupa di contrastare la corruzione in Ucraina e che ha condotto l’indagine: Kniaziev, che ha 43 anni ed è presidente della Corte dal dicembre del 2021, è accusato di aver ricevuto una tangente da un oligarca ucraino, Kostiantyn Zhevago.

Secondo gli investigatori l’oligarca avrebbe pagato in tutto 2,7 milioni di euro a Kniaziev e a un avvocato, affinché la Corte Suprema emettesse una sentenza che gli permettesse di mantenere il controllo delle azioni di una società mineraria al centro di un contenzioso legale con alcuni ex azionisti.

Zhevago è uno degli uomini più ricchi di Ucraina, ed era stato arrestato a fine dicembre in Francia in seguito a un mandato d’arresto internazionale per un’accusa di corruzione. Si trova ancora in Francia, e le autorità ucraine ne hanno chiesto l’estradizione.