Quattro persone sono state uccise in un attacco armato alla sinagoga tunisina di El Ghriba, una delle più antiche dell’Africa

La sinagoga di Djerba, in Tunisia (AP Photo/Hassene Dridi, File)
La sinagoga di Djerba, in Tunisia (AP Photo/Hassene Dridi, File)

Martedì a Djerba, un’isola della Tunisia, quattro persone sono state uccise in un attacco armato compiuto vicino alla sinagoga El Ghriba, una delle più antiche dell’Africa, in cui ogni anno vanno in pellegrinaggio migliaia di persone ebree europee e israeliane. Le quattro persone uccise sono due visitatori, uno dei quali cittadino francese, e due agenti di guardia.

Secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno tunisino a sparare sarebbe stato proprio uno dei due agenti, che avrebbe ucciso il collega e poi sparato sui visitatori, prima di essere ucciso da altri agenti che erano di guardia. Ci sono anche nove feriti: quattro visitatori e cinque agenti. Le motivazioni dell’attacco non sono chiare e non si sa se i due visitatori uccisi fossero pellegrini o meno.

La Tunisia è un paese prevalentemente musulmano, ma a Djerba vive la più grande comunità ebraica del paese, motivo per cui l’isola è stata citata in passato come un esempio di convivenza pacifica tra ebrei e persone di religione musulmana in Medio oriente. Non è la prima volta che la sinagoga El Ghriba viene attaccata: nel 2002, in un attentato poi rivendicato da al Qaida, vennero uccise 19 persone.