La commissaria europea Mariya Gabriel potrebbe diventare prima ministra della Bulgaria, dopo cinque elezioni in due anni

(Olivier Hoslet, Pool Photo via AP)
(Olivier Hoslet, Pool Photo via AP)

Mercoledì l’ex primo ministro bulgaro di centrodestra Boyko Borisov, il cui partito ha vinto le elezioni lo scorso aprile (le quinte in due anni) senza i voti necessari per poter governare da solo, ha indicato Mariya Gabriel come possibile prima ministra di un governo di coalizione.

Gabriel ha una carriera più che decennale nell’Unione Europea: è stata europarlamentare, ha fatto parte di diverse commissioni ed è stata commissaria europea per l’Economia e la società digitali e, attualmente, per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù. È stata indicata per superare lo stallo politico in cui la Bulgaria si trova da tempo, ma non è chiaro se riceverà il sostegno degli altri partiti in parlamento.

Molto dipende da Continuiamo il Cambiamento (PP), partito di centro guidato da un altro ex primo ministro, Kiril Petkov, che finora è stato un netto avversario di Borisov e ha rifiutato ogni collaborazione. Petkov aveva governato per poco più di sei mesi nel 2022: alle ultime elezioni, dello scorso aprile, il PP era stato il secondo più votato (con il 24,6 per cento dei voti), dopo il partito di Borisov, Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria (GERB), che aveva ottenuto il 26,5 per cento dei voti.

Quelle di aprile erano le quinte elezione nel giro di due anni: in tutti questi casi dalla votazione non era uscito un vincitore di maggioranza e le varie forze politiche non erano riuscite ad accordarsi per formare un governo.