Twitter ha rimesso la spunta blu ad alcuni account con più di un milione di follower, anche se non hanno pagato per averla

Twitter sta rimettendo la spunta blu su alcuni account di Twitter a cui era stata tolta nei giorni scorsi in accordo con le indicazioni del proprietario del social network, Elon Musk, che vorrebbe farla diventare parte della versione a pagamento, Twitter Blue. Prima che Musk acquistasse Twitter le spunte blu erano un modo per verificare l’autenticità dei profili di istituzioni, aziende, personaggi famosi o comunque rilevanti. Musk aveva però annunciato che dall’inizio di aprile Twitter avrebbe cominciato a rimuovere tutte le vecchie spunte blu, mantenendole soltanto per chi decideva di iscriversi a Blue, la versione a pagamento del social network.

Giovedì le spunte erano scomparse non solo dagli account di tantissimi giornalisti, ma anche da quelli di alcuni dei personaggi più noti e seguiti sui social network, tra cui Papa Francesco, Donald Trump, Kim Kardashian, Beyoncé e il fondatore di Twitter Jack Dorsey. La decisione aveva creato un discreto caos già dal primo giorno, tra critiche a Musk per il fatto di averne lasciate alcune a discrezione – per esempio allo scrittore Stephen King, senza che avesse pagato – e dubbi sull’autenticità di alcuni profili che avevano pagato per avere la spunta blu.

Un tweet dell’attore Ian McKellen che dice: «Nonostante quello che dice la spunta blu che è misteriosamente riapparsa vicino al mio nome, non ho pagato per questo “onore”».

Adesso sono tornate sui profili di alcuni utenti con più di un milione di follower, compresi grandi media, giornalisti molto seguiti e altre celebrità. Alcuni di questi account hanno confermato di non avere pagato per avere la spunta blu: per esempio il sito di giornalismo investigativo Bellingcat e il suo fondatore, Eliot Higgins. Non è ancora chiaro con quale criterio siano state rimesse le spunte: né Twitter né Elon Musk si sono espressi al riguardo.