Daniel Urresti, ex ministro dell’Interno del Perù, è stato condannato a 12 anni di carcere per aver ucciso un giornalista nel 1988

(ANSA/EPA/Sebastian Castaneda)
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Daniel Urresti, ministro dell’Interno del Perù tra il 2014 e il 2015, è stato condannato a 12 anni di carcere per l’omicidio del giornalista Hugo Bustíos nel 1988. All’epoca dei fatti Urresti lavorava nell’esercito e si occupava di intelligence.

Il 24 novembre di quell’anno Hugo Bustíos, che lavorava per la rivista Caretas, era partito per la piccola città di Erapata, nel sud-ovest del paese, per indagare sull’uccisione di un contadino e di suo figlio. Bustíos sospettava che ne fossero stati responsabili alcuni membri dell’esercito, che in quella zona in quel periodo stavano compiendo una violenta repressione contro il movimento terroristico di ispirazione maoista “Sendero Luminoso”. Mentre era sulla strada per Erapata insieme al collega Eduardo Rojas, venne attaccato in un’imboscata compiuta da alcuni militari in abiti civili: fu prima ferito con colpi d’arma da fuoco e poi ucciso dopo che sul suo corpo venne piazzato un esplosivo. Rojas riuscì a fuggire e a salvarsi.

Nel 2007 venne condannato come mandante dell’omicidio il comandante della base militare locale, Victor La Vera Hernández, che dopo essere uscito di prigione nel 2011 indicò Urresti come uno degli esecutori materiali. Urresti fu processato una prima volta e assolto nel 2018, ma nel 2019 la Corte Suprema ordinò un nuovo processo sostenendo che i giudici non avessero valutato adeguatamente alcune prove e testimonianze contro l’ex ministro.