Un contractor statunitense è stato ucciso da un drone in Siria: gli Stati Uniti hanno attribuito l’attacco all’Iran e hanno risposto attaccando una base iraniana

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin (AP Photo/Andrew Harnik)
Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin (AP Photo/Andrew Harnik)

Giovedì un contractor statunitense, cioè un soldato professionista che lavora a pagamento in zone di guerra, è stato ucciso da un drone in un attacco contro una base della coalizione che combatte l’ISIS nel nord-est della Siria. La base si trova a Hasakah e nell’attacco sono state ferite anche altre sei persone (cinque militari statunitensi e un altro contractor). Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha detto di ritenere che l’attacco sia stato compiuto dall’Iran, che nella guerra civile in Siria sostiene il regime di Bashar al Assad.

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha detto che in risposta è stato compiuto un bombardamento aereo contro una struttura utilizzata da gruppi affiliati alle Guardie Rivoluzionarie, la forza militare più potente dell’Iran. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani nel bombardamento sono stati uccisi otto miliziani iraniani.