L’esercito israeliano ha ucciso sei palestinesi durante un’operazione militare a Jenin, in Cisgiordania

Martedì l’esercito israeliano ha ucciso sei palestinesi nel corso di un’operazione militare nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, il territorio che Israele occupa in parte dal 1967 e che i palestinesi rivendicano come proprio. L’esercito ha detto che tra i palestinesi uccisi ci sarebbe anche la persona che lo scorso 26 febbraio aveva ucciso due coloni israeliani a Hawara, città della Cisgiordania che si trova 20 chilometri a sud di Jenin.

L’uccisione dei due coloni, che erano fratelli, aveva causato una violenta reazione degli israeliani, che avevano attaccato diverse città della Cisgiordania uccidendo un palestinese e ferendone almeno cento. Gli attacchi si erano verificati poco dopo che il governo israeliano e l’Autorità palestinese, l’organismo politico di governo della Palestina (che controlla tuttavia soltanto parte del territorio della Cisgiordania), avevano annunciato congiuntamente di volersi impegnare per contenere le violenze sul territorio, che negli ultimi mesi si sono intensificate.

– Leggi anche: In Israele continuano le proteste contro il governo di Netanyahu