L’anarchico Alfredo Cospito è tornato in carcere dopo circa due settimane in ospedale

L'entrata del carcere di Opera (ANSA/MATTEO CORNER)
L'entrata del carcere di Opera (ANSA/MATTEO CORNER)

L’anarchico Alfredo Cospito, che da mesi sta protestando contro il regime carcerario del 41-bis con uno sciopero della fame, è tornato nel carcere di Opera, in provincia di Milano, dopo circa due settimane passate in ospedale. Lo scrive Repubblica citando come fonti l’avvocato di Cospito e il ministero della Giustizia.

Cospito era stato trasferito all’ospedale San Paolo di Milano l’11 febbraio dopo che le sue condizioni di salute erano molto peggiorate per via dello sciopero della fame. Durante il periodo in ospedale aveva assunto degli integratori e mangiato dello yogurt, ma da alcuni giorni ha ripreso a bere soltanto dell’acqua, con zucchero e sale. Secondo il suo medico di fiducia le condizioni di Cospito potrebbero peggiorare di nuovo, se non riprenderà ad assumere integratori.

Il trasferimento di Cospito è arrivato quattro giorni dopo che la Corte di Cassazione, l’organo supremo della giustizia italiana, aveva respinto il suo ricorso contro il regime del 41-bis a cui è sottoposto. Dopo la sentenza, Cospito ha confermato di voler continuare lo sciopero della fame. Al personale sanitario che si sta occupando di lui si sarebbe anche detto sicuro di morire «presto», secondo una ricostruzione di ANSA.