Elon Musk è stato assolto dall’accusa di frode per un tweet del 2018 in cui aveva scritto di voler ritirare Tesla dalla borsa

(Justin Sullivan/Getty Images)
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L’imprenditore e miliardario statunitense Elon Musk è stato dichiarato non colpevole in relazione all’accusa di aver diffuso informazioni false e fuorvianti quando nel 2018 annunciò con un tweet di voler ritirare Tesla dalla borsa, cosa che poi non fece. Attraverso la SEC, l’ente statunitense federale che vigila sul funzionamento della borsa, per molti versi simile all’italiana CONSOB, nei confronti di Musk era stata avviata una class action di azionisti Tesla che chiedevano un risarcimento massimo di 72 miliardi di dollari.

Il 7 agosto del 2018 Musk, fondatore e amministratore delegato di Tesla, aveva annunciato il ritiro di Tesla dalla borsa, ma aveva poi cambiato idea il 25 agosto. Secondo la SEC l’annuncio del ritiro era stato «falso e fuorviante» e aveva provocato «una confusione significativa in borsa e sulle azioni di Tesla, e danneggiato gli investitori». Durante il processo che lo ha dichiarato non colpevole, Musk ha detto che il tweet sul ritiro di Tesla dalla borsa era stato fatto perché riteneva di avere un accordo verbale con il fondo sovrano saudita e ha aggiunto: «Solo perché scrivo qualcosa in un tweet non vuol dire che le persone ci credano o agiscano di conseguenza».