Marco Rizzo non è più il segretario del Partito Comunista, che lui stesso aveva fondato nel 2009

(Cecilia Fabiano/LaPresse)
(Cecilia Fabiano/LaPresse)

Marco Rizzo non è più il segretario del Partito Comunista (PC), il partito che lui stesso fondò nel 2009. La notizia è stata data da un comunicato del partito in cui si spiega che la decisione è stata approvata «a grandissima maggioranza dal Comitato Centrale», l’organo che dà la linea politica al partito. Rizzo verrà sostituito da Alberto Lombardo, docente di ingegneria all’Università di Palermo, ma rimarrà nel partito con la carica di presidente onorario. Parlando con il Corriere della Sera, Rizzo ha precisato di non essere stato rimosso contro la sua volontà: «Io epurato dai compagni? Macché, non scherziamo, questa svolta l’ho voluta io. Sono stato segretario per 13 anni, sennò poi diventa il “partito di Rizzo”. C’era quindi bisogno di energie fresche».

Il PC nacque nel 2009 come Comunisti – Sinistra Popolare in seguito a una scissione dal Partito dei Comunisti Italiani (PdCI), di cui all’epoca era segretario Oliviero Diliberto. Nel 2014 assunse il nome che ha ancora oggi. Nelle elezioni nazionali ed europee in cui si è presentato, il PC non ha mai superato l’1 per cento dei voti. Di recente Rizzo era stato al centro di alcune polemiche interne al partito, tra le altre cose per via delle sue posizioni controverse sui vaccini contro il coronavirus, definiti da Rizzo come «un esperimento di controllo sociale».