Negli Stati Uniti sono stati cancellati centinaia di voli per un malfunzionamento nel sistema informatico dell’agenzia federale che regola l’aviazione civile

Un cartellone dei voli in partenza all'aeroporto Ronald Reagan di Washington, l'11 gennaio 2023 (AP Photo/Nathan Ellgren)
Un cartellone dei voli in partenza all'aeroporto Ronald Reagan di Washington, l'11 gennaio 2023 (AP Photo/Nathan Ellgren)

Negli Stati Uniti è stato temporaneamente sospeso il traffico aereo interno a causa di un problema informatico nei sistemi dell’Amministrazione dell’aviazione federale (FAA), l’agenzia governativa che regola l’aviazione civile. In mattinata la FAA aveva ordinato a tutti i voli interni di non partire fino alle 9 di mattina locali (le 15 italiane), ora in cui poi il divieto è stato rimosso. Hanno potuto comunque continuare a circolare alcuni voli di tipo medico o dell’aviazione militare, che sono gestiti attraverso un sistema diverso.

La sospensione del traffico aereo è stata decisa dopo un iniziale accumulo di ritardi che aveva riguardato migliaia di voli: quelli cancellati sono stati oltre 500. Hanno subìto ritardi anche alcuni voli internazionali. La FAA ha fatto sapere che il problema ha riguardato un blackout al sistema NOTAM, che è la sigla di “Notice to Air Mission” e serve a mandare ai piloti avvisi di sicurezza. Al momento non ci sono però maggiori dettagli sul tipo di problema e sulla sua origine.