Le Isole Fiji hanno cambiato primo ministro dopo 15 anni

Sitiveni Rakuba, al centro della foto, festeggia la sua vittoria (Photo by Pita Simpson/Getty Images)
Sitiveni Rakuba, al centro della foto, festeggia la sua vittoria (Photo by Pita Simpson/Getty Images)

Il 14 dicembre, nelle Fiji – uno stato insulare che si trova nell’oceano Pacifico, a nord-est dell’Australia – si è votato per eleggere il nuovo parlamento, che ha poi espresso il primo ministro. Il partito FijiFirst, il cui leader Frank Bainimarama guida il paese ininterrottamente dal 2007, dopo essere salito al potere con un colpo di stato, ha vinto ma con una maggioranza risicata: così un’alleanza di partiti che negli ultimi sedici anni erano stati all’opposizione è riuscita a eleggere come primo ministro Sitiveni “Rambo” Rabuka, leader del partito People’s Alliance.

Durante i suoi sedici anni di governo, Bainimarama non è stato considerato un vero e proprio autocrate, ma ha fatto spesso ricorso al sistema giudiziario per mettere a tacere i critici, limitare la libertà di stampa e depotenziare le opposizioni.

Lo stesso Rabuka non è un nome nuovo nella politica delle Fiji: nel 1987 organizzò ben due colpi di stato militari per deporre la monarchia regnante e instaurare una repubblica. Nel 1992 fu democraticamente eletto primo ministro del paese e rimase in carica fino al 1999. Da allora ha ricoperto vari incarici politici.