Il serial killer francese Charles Sobhraj, conosciuto come “Serpente”, sarà liberato dal carcere nepalese dove stava scontando due ergastoli

Charles Sobhraj prima di un'udienza in un tribunale nepalese nel 2011 (EPA/ Narendra Shrestha, ANSA)
Charles Sobhraj prima di un'udienza in un tribunale nepalese nel 2011 (EPA/ Narendra Shrestha, ANSA)

Il serial killer francese Charles Sobhraj uscirà dal carcere nepalese dove stava scontando due ergastoli per l’omicidio di due turiste straniere: la decisione è stata presa giovedì dalla Corte Suprema del Nepal a causa dell’età e delle condizioni di salute del detenuto, oltre che per buona condotta e perché Sobhraj ha già scontato buona parte della sua pena (al momento delle sue condanne in Nepal l’ergastolo aveva una durata di 20 anni).

Sobhraj ha 78 anni, è di origine indiana e vietnamita ed è stato soprannominato “Serpente” per essere riuscito a scappare dal carcere in varie occasioni e per il modo in cui sfuggiva alle forze dell’ordine. Nel 2004 e nel 2014 era stato condannato a due ergastoli in Nepal per aver ucciso una turista americana e una canadese nel 1975. È però sospettato di aver drogato, derubato e ucciso almeno altri venti backpacker (il nome con cui sono indicati i ragazzi che viaggiano con lo zaino in spalla) lungo la cosiddetta “rotta hippie” in alcuni paesi dell’Asia meridionale, tra cui Pakistan, India e Thailandia. Era chiamato anche “bikini killer” per via di come erano vestite alcune delle sue presunte vittime, che comprendono sia ragazze che ragazzi, uccisi sempre negli anni Settanta. La sua storia ha ispirato la miniserie di BBC e Netflix The Serpent.