La Cina disabiliterà una delle principali app di tracciamento dei contagi da coronavirus
Il governo cinese ha annunciato che martedì disabiliterà una delle principali app usate nei due anni di pandemia da coronavirus per tracciare i contagi nel paese. L’app, introdotta per la prima volta nel 2020, monitorava i movimenti delle persone tramite i segnali emessi dai telefoni cellulari e segnalava quando qualcuno era stato in una zona considerata a rischio. Ogni persona residente in Cina era tenuta ad avere l’app installata sul proprio telefono e a esibirla alle autorità in caso di controlli. Era inoltre necessaria per accedere a negozi, scuole, ospedali e uffici pubblici.
L’app era una delle tante misure adottate dal governo nell’ambito della cosiddetta “zero COVID”, con cui il paese ha affrontato in questi anni la pandemia e che prevedeva l’eliminazione completa di tutti i focolai con lockdown molto duri anche dopo pochi casi di contagio. Ma da alcuni giorni il governo cinese ha cominciato gradualmente ad abbandonare questa strategia, anche per via delle grosse e insolite proteste delle ultime settimane da parte della popolazione contro lockdown e restrizioni.