Come monitorare i consumi di casa?

L'ha chiesto un lettore a Consumismi: le prese intelligenti sono un buon punto di partenza, costano poco e sono facili da usare

(Brendon Thorne/Getty Images)
(Brendon Thorne/Getty Images)
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In-box è la rubrica mensile in cui la redazione di Consumismi risponde alle domande più interessanti ricevute via mail da lettrici e lettori in cerca di acquisti validi, regali inaspettati e occasioni di risparmio. Si chiama In-box come la casella delle mail che riceviamo da voi, ma col trattino perché le cose di cui parliamo arrivano spesso dentro una scatola.

Hai un quesito consumistico a cui non riesci a dare risposta? Manda una mail a consumismi@ilpost.it.

Buonasera,
sono interessato da tempo – ma riconosco che anche il peso dell’attualità deve aver contribuito – a installare un dispositivo per monitorare il consumo di energia di casa; ce ne sono molti in commercio, di diverse fasce di prezzo senza che necessariamente ne apprezzi a fondo le differenze tecniche; più in generale non mi sembra che ci sia un prodotto dominante sul mercato né tantomeno un marchio “più appariscente”. Mi aiutate?
P.

Caro P., come dici anche tu, quella di monitorare i consumi di energia in casa è un’esigenza molto attuale, motivo per cui nella redazione del Post c’è qualcuno che si è approfonditamente informato a riguardo. Il suo consiglio per chi non vuole spendere troppo in interventi professionali, ma vuole avere un’idea complessiva dei consumi degli elettrodomestici di casa e allo stesso tempo evitare un po’ di sprechi, è quello di usare prese della corrente intelligenti.

Le prese intelligenti permettono di controllare quanta elettricità consumano gli elettrodomestici che ci sono collegati. Oltre a questo, possono essere usate per accendere e spegnere un elettrodomestico o un gruppo di elettrodomestici da una app, o per programmare accensioni e spegnimenti, eventualmente impostando lo spegnimento automatico di dispositivi che restano in standby quando non utilizzati.

Ce ne sono di vari marchi e modelli, ma la persona del Post che si è informata su questi dispositivi e li usa con soddisfazione da tempo consiglia le prese intelligenti di TP-Link. Non tutte monitorano i consumi, bisogna scegliere quelle del modello Tapo P110, che su Amazon costano 12 euro, e quelle mini del modello Tapo P115, che ne costano 17.

Funzionano grosso modo così: si inserisce la presa intelligente nella presa della corrente che si usa per l’elettrodomestico che si vuole controllare e poi le si attacca l’elettrodomestico. A questo punto la presa intelligente va collegata alla connessione di casa tramite il WiFi e all’app apposita, che in questo caso si chiama Tapo (c’è sia per iOS che per Android). Lo stesso procedimento va fatto per tutte le prese che si vogliono monitorare e controllare: se si vuole avere un quadro completo di tutti i consumi bisognerà farlo per tutte quelle di casa che vengono utilizzate.

Una volta completato questo procedimento, tramite l’app si possono spegnere o accendere gli elettrodomestici collegati alle prese, ma anche programmare il loro funzionamento e controllarne i consumi, come si vede dagli screenshot della schermata dell’applicazione della persona del Post che la usa. L’app è compatibile anche con Alexa e Google Home, quindi utilizzabile con i comandi vocali: per esempio potete svegliarvi la mattina e chiedere direttamente ad Alexa di accendere il computer.

Si può anche collegare alla presa intelligente una presa multipla, ma in quel caso si potrà vedere dalla app solo il consumo cumulativo di tutti i dispositivi collegati, e bisogna tenere conto che si accenderanno o spegneranno tutti insieme se si darà il comando.

La persona del Post che le usa in casa le trova particolarmente utili per i dispositivi che in genere restano in standby, come i pc, i monitor, la televisione o il microonde e ogni sera prima di andare a dormire dà il comando tramite Alexa di disattivarli. Se usate per i dispositivi energivori – quelli che consumano di più, come lavatrice, lavastoviglie, condizionatore o frigorifero (quando non sono attaccati direttamente all’impianto elettrico) – sono anche un buon modo per monitorarne la salute, visto che con il tempo e l’usura possono diventare meno efficienti e consumare di più.

Visto che oltre agli elettrodomestici gran parte del consumo di energia in casa (e dei costi che ne derivano) viene dal riscaldamento, aggiungiamo un altro dispositivo, a sua volta testato e raccomandato da almeno un redattore del Post. Sono le “valvole” termostatiche intelligenti, che sono delle specie di teste che vanno messe sulle valvole dei termosifoni (per chi ha quelle che misurano i consumi e non quelle più vecchie manuali) e permettono di controllare la temperatura di casa anche a distanza, usando la app o gli assistenti vocali: per esempio si può decidere di accendere il riscaldamento prima di tornare a casa dopo una giornata intera passata fuori. Quelle testate dalla redazione del Post sono di Netatmo, uno dei marchi più noti per questo tipo di prodotti: lo starter pack con due valvole costa sui 200 euro, ma è facile trovarlo scontato in occasione del Black Friday, alla fine di novembre.

Volendo, esistono anche soluzioni più professionali che permettono di monitorare in un colpo solo e in modo più preciso tutti i consumi di casa senza bisogno di singole prese, ma sono più costosi e non altrettanto facili da installare. Chi ha un contratto di fornitura con NeN può richiedere il loro dispositivo che si chiama Robo e che fa proprio questa cosa, ma volendo in commercio ce ne sono di diversi tipi.

– Leggi anche: Tutto sul mercato dell’energia elettrica

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.