Rosario D’Onofrio, procuratore dell’Associazione Italiana Arbitri, è stato arrestato per traffico di droga

 (AIA)
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Il procuratore capo dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) Roberto D’Onofrio è stato arrestato a Milano nell’ambito di un’inchiesta sui traffici di droga tra Italia e Spagna. D’Onofrio dirigeva la Procura nazionale arbitrale dell’AIA — l’ufficio che si occupa di vigilare sull’operato degli arbitri di calcio — dal marzo del 2021. Lo scorso ottobre era però stato sospeso in attesa di giudizio per omessa indagine e ora, dopo l’arresto, si è dimesso. L’AIA potrebbe intraprendere azioni legali nei suoi confronti, mentre il presidente della FIGC Gabriele Gravina si è detto «sconcertato».

D’Onofrio, peraltro ex ufficiale dell’esercito italiano, è accusato dalla Guardia di Finanza di aver fatto da corriere per un’organizzazione che gestiva una vasta rete di narcotraffico che importava a Milano dalla Spagna. Secondo gli investigatori, nel farlo si sarebbe servito di alcune sue conoscenze nell’esercito. Nella grande inchiesta in cui è stato coinvolto sono state arrestate altre 39 persone.