È stato firmato l’accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori della scuola: riceveranno un aumento di 100 euro al mese

Un liceo nel centro di Roma (ANSA/CLAUDIO PERI)
Un liceo nel centro di Roma (ANSA/CLAUDIO PERI)

Giovedì è stato firmato l’accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori del settore scolastico, cioè docenti e non docenti, relativo al periodo 2019-2022: il contratto era infatti in attesa di rinnovo da oltre tre anni. In base all’accordo, i quasi 1,2 milioni di occupati del settore riceveranno un aumento dello stipendio mensile di circa 100 euro lordi, più un riconoscimento degli arretrati, che potrà essere fra i due e i tremila euro. Sia l’aumento che gli arretrati dovrebbero arrivare ai lavoratori già nella busta paga di dicembre.

L’accordo è stato firmato dopo un confronto di sette ore fra sindacati e funzionari del ministero dell’Istruzione ed è stato reso possibile dallo stanziamento di ulteriori 100 milioni di euro da parte del governo: 300 erano già stati previsti dal governo Draghi. Inizialmente si era valutato di legare gli aumenti a strumenti di valutazione del merito dei lavoratori: nell’accordo firmato invece riguarderanno tutto il personale docente e non docente.

A partire da gennaio del 2023 gli aumenti dovrebbero crescere a 123 euro lordi al mese, e il ministero si è impegnato a inserire nuove risorse per il settore scolastico nella legge di bilancio del 2023. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’accordo parlando di «giornata storica» e di «nuovo modo di intendere i rapporti fra governo e parti sociali». L’opposizione, e in particolare il Partito Democratico, sostiene invece che l’intesa sia arrivata grazie alle risorse già stanziate dal precedente governo di Mario Draghi.