I primi risultati delle elezioni in Danimarca

(Tim Kildeborg Jensen/Ritzau Scanpix via AP)
(Tim Kildeborg Jensen/Ritzau Scanpix via AP)

In Danimarca, dove domenica si è votato per rinnovare il Parlamento, a conteggio dei seggi ormai inoltrato sembra che il centrosinistra otterrà una stretta maggioranza. Come previsto il partito più votato è stato quello dei Socialdemocratici, di centrosinistra, che ha ottenuto circa il 27,7 per cento dei voti (con 87 seggi per il blocco di cui fa parte). Gli altri tre voti necessari per raggiungere la maggioranza di 90 seggi arriverebbero da tre eletti con partiti di sinistra in Groenlandia e nelle isole Isole Faroe. Il secondo partito più votato è stato il partito di centrodestra Venstre, in forte calo rispetto alle elezioni del 2019, con il 13,3 per cento dei voti (72 seggi per il blocco di cui fa parte). Al terzo posto è arrivato il nuovo partito dei Moderati, guidato da Lars Løkke Rasmussen, che ha ottenuto il 9,2 per cento dei voti e 16 seggi.

Diversi commentatori ritengono probabile che alla fine si formerà un governo di coalizione fra il centrosinistra e il partito di Rasmussen, i Moderati, che prima delle elezioni veniva descritto come decisivo per la creazione di una maggioranza. Martedì sera la prima ministra uscente Mette Frederiksen, leader dei Socialdemocratici, ha celebrato la vittoria ma ha anche confermato di essere disponibile a parlarne con Rasmussen, per rafforzare la sottile maggioranza ottenuta. Sarebbe la prima volta dal 1978 che i Socialdemocratici si alleano con un grosso partito centrista per formare un governo. In quel caso l’alleanza durò appena otto mesi.

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