Venerdì riapre la Battersea Power station a Londra

(Dan Kitwood/Getty Images)
(Dan Kitwood/Getty Images)

Dopo una sfarzosa ma discussa ristrutturazione, la famosa Battersea Power Station di Londra riaprirà venerdì, per la prima volta dopo quasi 40 anni, con una nuova prospettiva di vita.
Un tempo centrale elettrica a carbone che produceva un quinto dell’elettricità di Londra, l’edificio ospiterà adesso centinaia di negozi, bar e ristoranti. La trasformazione da 9 miliardi di sterline (10 miliardi di euro), sostenuta da un gruppo di investitori malesi che ha acquistato il sito per 400 milioni di sterline nel 2012, farà anche vivere e lavorare 25mila persone dentro e intorno al colossale edificio, che un tempo forniva energia a Buckingham Palace e alla sede del parlamento.

Da quando la Battersea Power Station venne dismessa nel 1983, i vari progetti finalizzati al suo rilancio hanno subìto numerose interruzioni, compreso quello che prevedeva di trasformare l’edificio in un parco a tema, con un centro commerciale sospeso tra le ciminiere. Ora le vecchie sale delle turbine sono state convertite in uno spazio commerciale che ospita marchi di lusso, tra cui Rolex e Mulberry.

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Apple è tra le grandi aziende che affittano spazi all’interno di uno dei più grandi edifici in mattoni d’Europa, che generò energia per mezzo secolo a partire dagli anni Trenta. Il produttore di iPhone diventerà il principale inquilino della centrale e 1400 dipendenti si trasferiranno nella nuova sede europea, la quale occuperà sei piani della Boiler House, la sala caldaie al centro dell’edificio, uno spazio così grande che potrebbe ospitare la Cattedrale di St Paul. La Boiler House accoglierà anche una sala ristorazione di oltre duemila metri quadrati la cui inaugurazione è prevista per l’anno prossimo. Saranno presenti anche i marchi dei famosi chef Gordon Ramsay e Vivek Singh.
Sulla riva sud del Tamigi sorgerà inoltre un nuovo distretto di circa quattromila case che ha generato diverse critiche per la poca accessibilità economica.

«Nel caso Battersea c’era un compromesso di base» ha detto Anthony Breach, senior analyst presso il Centre for Cities: concedersi il ​​lusso di conservare e rinnovare l’iconica centrale elettrica, oppure risparmiare denaro demolendo l’edificio e utilizzandolo per costruire alloggi a prezzi accessibili. «Nel grande schema delle cose la costruzione di questo tipo di alloggi di media altezza consente a molte persone di vivere insieme, accedere ai vantaggi offerti da Londra e contribuire all’economia della città» ha aggiunto Breach. «È così che Londra dovrebbe crescere».
I consiglieri del Partito Laburista non parteciperanno all’inaugurazione della centrale elettrica il 14 ottobre, ha riferito la scorsa settimana la BBC, per via dell’assenza di alloggi sociali. Da parte sua la società afferma che la grande riapertura della centrale creerà ventimila nuovi posti di lavoro e stimolerà l’economia locale e nazionale. Si stima che ogni anno a Wandsworth, il quartiere dominato dall’edificio, la centrale genererà 43 milioni di sterline di spesa pubblica a livello locale.

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Dal momento che prevede un’estensione della linea Northern della metropolitana, il progetto della Battersea Power Station potrebbe anche inaugurare un nuovo modello di finanziamento delle infrastrutture di trasporto londinesi. «Andrebbe replicato nel corso dei prossimi decenni, soprattutto considerando che Transport for London sta affrontando una massiccia crisi a livello di finanziamenti» ha detto Breach.

di Damian Shepherd e Irina Anghel
© 2022, Bloomberg

(traduzione di Sara Reggiani)