Il gruppo terroristico al Shabaab ha attaccato un hotel a Mogadiscio, in Somalia: ci sono almeno 12 morti

L'hotel Hayat in una foto d'archivio (Hotel Hayat)
L'hotel Hayat in una foto d'archivio (Hotel Hayat)

Nella notte tra venerdì e sabato alcuni uomini armati hanno attaccato un hotel di Mogadiscio, la capitale della Somalia, uccidendo almeno dodici persone: lo hanno fatto sapere le forze di sicurezza del paese, coinvolte nelle operazioni di soccorso. L’attacco è ancora in corso ed è stato rivendicato da al Shabaab, un gruppo terroristico islamista vicino ad al Qaida. La struttura colpita è l’Hayat, un popolare hotel frequentato da politici e funzionari governativi.

La polizia ha spiegato che l’attacco è iniziato con due bombe, fatte esplodere all’esterno dell’hotel a distanza di pochi minuti: una ha colpito una barriera protettiva, l’altra ha investito le porte della struttura, e ha provocato feriti tra le persone accorse dopo la prima esplosione. A quel punto alcuni uomini armati sono entrati nell’albergo e hanno cominciato a sparare.

Decine di persone tra ospiti e personale sono state evacuate dalla struttura, ma almeno dodici civili sono morti: all’interno dell’hotel si sentono ancora degli spari.
«Le forze di sicurezza stanno continuando il lavoro per neutralizzare i terroristi che si sono chiusi in una stanza dell’albergo», ha spiegato un comandante delle forze di sicurezza a AFP.

Da anni al Shabaab compie attacchi terroristici in Somalia con l’obiettivo di rovesciare il governo, e aveva già condotto attacchi ad alberghi: nel 2020, ad agosto, aveva rivendicato l’attacco a un altro hotel di Mogadiscio in cui erano state uccise 16 persone. Questo è il più grave attacco dallo scorso maggio, il mese in cui era entrato in carica il nuovo presidente Hassan Sheikh Mohamud.