Migliaia di soldati e poliziotti sono stati mandati nel nord del Messico a causa di una serie di scontri legati ai cartelli della droga

(Luis Gutierrez/ Getty Images)
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Migliaia di soldati e poliziotti messicani sono stati mandati nel nord del paese, vicino al confine con gli Stati Uniti, per provare a gestire un aumento di sparatorie, violenze e atti vandalici compiuti da gang e cartelli della droga. Le recenti violenze, probabilmente dovute a lotte interne per la presa del potere, stanno riguardando soprattutto le aree di Ciudad Juárez, dove in seguito ad alcuni scontri iniziati in un carcere sono morte 11 persone, e Tijuana, in cui negli ultimi giorni molti negozi sono rimasti chiusi e dove molte altre attività sono state sospese.