L’ex presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, è arrivato in Thailandia: il governo del paese dice però che non chiederà asilo politico

(AP Photo/Tananchai Keawsowattana)
(AP Photo/Tananchai Keawsowattana)

Gotabaya Rajapaksa, l’ex presidente dello Sri Lanka che era fuggito dal paese in seguito alle grandi proteste contro il suo governo, è arrivato in Thailandia, secondo alcune fonti citate da diversi giornali internazionali. Il governo thailandese però ha fatto capire abbastanza chiaramente che Rajapaksa non chiederà asilo politico nel paese: il primo ministro, Prayuth Chan-ocha, ha detto che Rajapaksa è lì per una «questione umanitaria» e che c’è un accordo per garantire che la sua permanenza sia temporanea.

Il portavoce del ministro degli Esteri, Tanee Sangrat, ha sottolineato il fatto che Rajapaksa non avrebbe avuto bisogno di un permesso per entrare in Thailandia, visto che possiede un passaporto diplomatico srilankese. Il passaporto diplomatico è un particolare tipo di passaporto concesso ad alcuni diplomatici e ad altre figure politiche e istituzionali, e permette a Rajapaksa di restare in Thailandia anche senza un visto per 90 giorni. Rajapaksa ha comunque chiesto un permesso al governo thailandese per entrare nel paese.

Rajapaksa e la sua famiglia, che hanno dominato la politica del paese per decenni alternandosi nei principali ruoli di governo, sono stati rimossi dal potere a luglio dopo enormi proteste da parte della popolazione, che li accusava di essere responsabili della grave crisi economica del paese. Rajapaksa era fuggito dopo che i manifestanti erano arrivati ad assaltare il palazzo presidenziale: era andato prima alle Maldive e poi a Singapore, da dove aveva annunciato le sue dimissioni.

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