C’è ancora chi preferisce la sveglia tradizionale
5 modelli economici per chi di notte vuole spegnere lo smartphone, come chiesto da due lettori alla redazione di Consumismi
In-box è la rubrica mensile in cui la redazione di Consumismi risponde alle domande più interessanti ricevute via mail da lettrici e lettori in cerca di acquisti validi, regali inaspettati e occasioni di risparmio. Si chiama In-box come la casella delle mail che riceviamo da voi, ma col trattino perché le cose di cui parliamo arrivano spesso dentro una scatola.
Hai un quesito consumistico a cui non riesci a dare risposta? Manda una mail a consumismi@ilpost.it.
Buongiorno,
sto cercando una cosa di cui non avevo mai pensato di aver bisogno da quando gli smartphone sono così presenti nelle nostre vite: una sveglia. Non una radiosveglia o una cosa complicatissima e costosissima che fa cose strane. Semplicemente un oggetto che mostri l’ora e in cui sia possibile impostare un allarme per svegliarsi la mattina (magari anche con una suoneria personalizzabile). Negli ultimi anni ho sempre usato il telefono per questa funzione ma poi mi è capitato di affittare un monolocale per un viaggio in cui il forno aveva una spia luminosa che segnava l’orario (utile per sapere sempre che ore erano anche di notte). Questo, unito al fatto che il mio compagno metteva la sveglia sul suo telefono, mi ha permesso per la prima volta dopo anni di iniziare a spegnere il telefono la notte (non modalità aereo, proprio spento) e l’ho trovata una grande liberazione. Tutto questo in realtà può essere riprodotto con una semplice sveglia, ma non ne ho trovate di semplici e poco costose, mi sembra che tutte facciano (e mi facciano pagare) cose che non mi servono. Difficoltà aggiuntiva: non compro mai su Amazon perché non mi piace la loro politica e il loro quasi monopolio.
G.Buongiorno desk Consumismi,
da un po’ cerco una sveglia per mia moglie, che vorrebbe non usare più lo smartphone allo scopo. Dovrebbe essere un po’ stilosa, magari in legno, digitale ma non necessariamente iper accessoriata e informatizzata, però con almeno la possibilità di selezionare tra alcune suonerie o di aggiungerne nuove, senza limitarsi ai suoni di allarme che ti svegliano mettendoti l’ansia addosso.
Potreste aiutarmi?
F.
Negli ultimi vent’anni circa le sveglie sono diventate oggetti del tutto superflui: tutto quello che fa una sveglia – suonare a un’ora predefinita e segnare l’ora su uno schermo visibile al buio o illuminabile – può essere fatto benissimo da un cellulare. Anche la funzione “radiosveglia”, che fa partire la radio al posto della suoneria, volendo, si può ottenere scaricando una app sul proprio smartphone.
Dopo aver ricevuto non una ma ben due mail di lettori interessati all’acquisto di una sveglia, però, ci siamo sentiti in dovere di approfondire l’argomento, che è effettivamente più sfaccettato di quanto potrebbe sembrare.
Entrambi i lettori che hanno scritto a Consumismi partono dallo stesso assunto e cioè che per alcune persone sia preferibile spegnere lo smartphone quando vanno a dormire, e non doverlo guardare per sapere l’ora di notte o come prima cosa la mattina per svegliarsi. Quella di guardare il telefono di notte per vedere l’ora e sentirsi in un attimo irrimediabilmente svegliati dalla luminosità dello schermo o dalle notifiche in evidenza è un’esperienza comune a molti.
Per quelli che vengono infastiditi soprattutto dalle notifiche, che sia per il suono, per la vibrazione o per il fatto che sono impossibili da ignorare quando si guarda il telefono per vedere l’ora o per spegnere la sveglia, la soluzione potrebbe essere semplicemente quella di mettere il telefono in “modalità aereo” o “non disturbare”. Così le notifiche non compariranno, ma la sveglia impostata sul telefono suonerà comunque, e non dovrete comprare una sveglia.
Per tutti gli altri, è scientificamente dimostrato che la luce blu degli schermi luminosi di dispositivi come smartphone e tablet “attivi” il sistema nervoso con possibili effetti sulla qualità del sonno. Per questo, ad alcune persone ridurre al minimo l’esposizione agli schermi nelle ore serali e fino alla mattina porta benefici in termini di qualità del riposo. C’è poi anche una forte componente psicologica: per chi usa lo smartphone per lavorare, o in generale percepisce questo dispositivo come fonte di stress durante la giornata, spegnerlo prima di andare a dormire e magari lasciarlo fuori dalla stanza da letto può essere, come dice G. nella sua mail, «una grande liberazione».
A chi ha queste esigenze, una sveglia può effettivamente tornare utile. Ne abbiamo selezionate alcune tenendo conto del fatto che entrambi i lettori che ci hanno scritto non cercano dispositivi eccessivamente sofisticati e che vorrebbero poter scegliere tra più suonerie diverse (funzione non sempre presente nelle sveglie più economiche ed essenziali). Infine abbiamo tenuto conto del fatto che a uno dei due piacerebbe un oggetto bello da vedere, visto che deve regalarlo.
Una sveglia molto vintage di Casio
Il modello più essenziale che abbiamo trovato è il DQ-747-8EF di Casio, lo storico marchio di orologi. Si trova a 20 euro su Amazon, a 23 su IBS e a 30 su eBay. Come molti dei prodotti di Casio ha un aspetto veramente vintage, di quelli che non piacciono a tutti.
A giudicare dalle recensioni è facile da impostare e fa quello che ci si aspetta da una sveglia, senza funzioni o accessori extra se non l’indicazione della temperatura. Va a pile, quindi senza bisogno dell’ennesimo filo di ricarica da aggiungere ai grovigli che molti hanno già sul comodino. Ha anche la modalità “snooze” che la fa suonare ogni 5 minuti finché non la si disattiva con un tasto laterale, per quelli abituati a posporre la sveglia dello smartphone un po’ di volte prima di alzarsi. Al buio si può attivare la retroilluminazione con un tasto, cosa che può essere un problema per chi vuole vedere l’orario senza doversi muovere, ma che torna utile a chi non vuole sorgenti luminose fisse nella stanza da letto. Una pecca è che la suoneria è quella standard delle sveglie di una volta, con una serie di bip che diventano sempre più frequenti, e non si può cambiare.
Di Casio c’è anche la sveglia analogica ancora più vecchio stile, che forse piacerà di più dal punto di vista del design, ma a giudicare dalle recensioni ha qualche problema con le lancette e i numeri fluorescenti quindi non è ideale per chi vuole vedere l’ora al buio. Inoltre, il rumore delle lancette delle sveglie analogiche può essere un problema per chi è sensibile anche ai suoni più difficilmente percepibili.
Una sveglia con 13 suonerie di Latec
Passando a sveglie tecnologicamente un po’ più sofisticate ma comunque molto compatte e semplici da usare, questa di Latec ci sembra una buona soluzione. Ha 13 suonerie di allarme diverse, come richiesto dai lettori di Consumismi. Si possono impostare due orari di sveglia separati, ha la modalità “Snooze” con la possibilità di decidere ogni quanti minuti far suonare la sveglia una volta rimandata. Sullo schermo è indicata anche la temperatura, i numeri sono grandi e la luminosità è regolabile (ha 4 livelli). È molto compatta: 14,5 centimetri di larghezza, 6,5 centimetri di altezza e 3 di spessore.
È ricaricabile e nella confezione c’è anche un cavo USB per collegare la sveglia all’alimentazione (che però non è inclusa): quando non è in carica la sveglia funziona con una modalità di risparmio energetico per cui lo schermo si spegne e si riaccende automaticamente quando i sensori percepiscono un rumore vicino. Ma volendo si può tenere anche sempre attaccata all’alimentazione. Su Amazon costa 22 euro e su eBay 31.
Una sveglia bella da vedere e con 8 melodie di Qingping
Un modello che secondo noi è particolarmente bello da vedere, e ha 8 melodie diverse, è questo del marchio cinese Qingping, del gruppo Xiaomi. A differenza delle altre sveglie di questo elenco, va collegata allo smartphone col Bluetooth e tramite la app Mi Home permette di impostare fino a 16 sveglie, con suonerie e volumi diversi. Va a pile e per far illuminare lo schermo basta premere sulla parte alta. La sveglia si può postporre di 10 minuti con la solita funzione “Snooze”. Misura anche la temperatura e l’umidità della stanza. Su Amazon costa 23 euro, mentre su ManoMano è esaurita nel momento in cui scriviamo, ma non escludiamo che possa tornare disponibile prima o poi.
Sveglie un po’ “stilose” da regalare
Nella sua mail F. dice che vorrebbe una sveglia con funzioni essenziali ma che sia “stilosa” perché vuole regalarla alla moglie. Secondo la redazione di Consumismi, le sveglie più apprezzabili esteticamente sono quelle analogiche, di Casio o di altri marchi come Navaris che ne fa diverse in legno: questa per esempio. Il problema con le sveglie analogiche però è sempre quello del ticchettio delle lancette, quindi prima di fare l’acquisto andrebbe verificato questo aspetto.
Leggendo un po’ di recensioni, questa analogica molto semplice del marchio italiano Trevi (che ha molti altri modelli sia analogici che digitali) sembra particolarmente silenziosa e secondo noi è anche molto bella come oggetto, se piace il genere. Va a pile e per vedere l’ora di notte bisogna schiacciare un pulsante che fa illuminare tutto il quadrante di una luce verde. Come si può ben immaginare, ha una suoneria standard e basta. Su Amazon costa sui 12 euro e sul sito di Trevi 14: c’è in varie dimensioni e colori.
Purtroppo non abbiamo trovato una sveglia in legno che offra più di una suoneria tra cui scegliere, che erano i due requisiti richiesti da F.
Per chi si accontenta del bip bip tradizionale, un marchio che fa sveglie che sembrano di legno (ma in realtà sono di plastica) sia analogiche che digitali è lo scandinavo Above. Questa color legno di faggio ha ottime recensioni e costa 21 euro. Si regola in modo intuitivo, va a pile, ha la funzione “Snooze” impostata ogni 5 minuti e vari livelli di luminosità della schermo. Normalmente non è retroilluminata, ma si illumina schiacciando un pulsante e resta accesa per 5 secondi. Si può impostare una sola sveglia.
Volendo dello stesso marchio ci sono anche queste sveglie a forma di cubo, sempre di legno finto, ma con recensioni sono un po’ meno buone.
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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.