Vince McMahon, capo della World Wrestling Entertainment, lascerà definitivamente i suoi incarichi per via delle indagini interne nei suoi confronti

(Michael N. Todaro/Getty Images)
(Michael N. Todaro/Getty Images)

Vince McMahon, amministratore delegato e presidente della principale lega professionistica di wrestling statunitense, lascerà definitivamente i suoi incarichi per via delle indagini interne su presunte molestie sessuali a lui attribuite nel corso degli anni. Lo ha annunciato lo stesso McMahon, che ha 76 anni e si era già sospeso dai suoi incarichi a giugno, dopo l’apertura delle indagini.

McMahon è ritenuto la figura principale dietro il successo mondiale ottenuto dal wrestling professionistico americano negli ultimi decenni. Con lui la World Wrestling Entertainment (WWE), ereditata dal padre negli anni Ottanta, è diventata il riferimento assoluto per quel tipo di intrattenimento: ha lanciato molti celebri personaggi del mondo dello spettacolo, come Hulk Hogan, Dwayne Johnson (The Rock) e John Cena, ed è arrivata a fatturare annualmente oltre 1 miliardo di dollari.

Da tempo giravano voci sul fatto che in passato avesse avuto comportamenti sgradevoli e in alcuni casi molesti nei confronti di donne che avevano lavorato per la WWE. Qualche settimana fa il Wall Street Journal aveva rivelato che negli anni McMahon ha pagato più di 12 milioni di dollari per patteggiare in via extragiudiziale accuse di stupro e molestie sessuali.

McMahon continua comunque a possedere diverse quote della WWE. La nuova amministratrice delegata, entrata in carica già a giugno, è sua figlia Stephanie McMahon.