La sindaca di Terracina Roberta Tintari è stata messa agli arresti domiciliari in seguito a un’inchiesta sulla gestione delle concessioni balneari

(dal profilo Facebook di Roberta Tintari)
(dal profilo Facebook di Roberta Tintari)

Martedì mattina Roberta Tintari, sindaca di Terracina, in provincia di Latina, è stata messa agli arresti domiciliari con l’accusa di turbata libertà degli incanti e falso, nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione delle concessioni balneari: gli arresti domiciliari sono stati disposti dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina su richiesta della Procura.

Tintari, che era stata eletta nel 2020 con Fratelli d’Italia, secondo la Procura avrebbe favorito in modo irregolare l’aggiudicazione di una gara di appalto per la gestione della spiaggia cittadina. Oltre a Tintari sono stati messi agli arresti domiciliari anche il presidente del Consiglio comunale e due assessori.

Nell’ambito di un’altra inchiesta, a gennaio era stato arrestato il vicesindaco di Terracina, Pierpaolo Marcuzzi, importante esponente locale di Fratelli d’Italia: Marcuzzi era stato accusato in quel caso di falso ideologico, tentata truffa aggravata e turbativa d’asta, e induzione indebita a dare o promettere utilità a fini elettorali.