Nikon smetterà di produrre fotocamere reflex?

Lo ha anticipato un autorevole giornale giapponese, e la smentita dell'azienda è stata piuttosto laconica: le ragioni ci sarebbero

L'attore Eli Wallach fotografa il collega con una Nikon F sul set di "L'oro di Mackenna" nel 1967 (AP Photo/David F. Smith)
L'attore Eli Wallach fotografa il collega con una Nikon F sul set di "L'oro di Mackenna" nel 1967 (AP Photo/David F. Smith)
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Mercoledì molti giornali italiani e internazionali hanno riportato la notizia che il celebre marchio giapponese di macchine fotografiche Nikon smetterà di produrre le fotocamere reflex a obiettivo singolo, quelle che per decenni hanno reso l’azienda un’avanguardia nella fotografia professionale e non solo. La notizia è stata data dell’affidabile giornale giapponese Nikkei, ma qualche ora dopo Nikon ha pubblicato una sbrigativa smentita, secondo cui l’azienda «sta continuando la produzione, la vendita e il servizio di assistenza delle reflex digitali». Una frase che non contiene rassicurazioni sullo sviluppo di nuovi modelli, e che quindi letteralmente potrebbe significare che l’azienda si limiterà a produrre e vendere quelli vecchi.

Non è chiaro cosa succederà, ma i motivi per cui Nikon potrebbe aver fatto o voler fare una scelta del genere ci sono e non sono trascurabili. Uno di questi è la diffusione dei modelli di fotocamera mirrorless, cioè senza lo specchio interno che mostra nel mirino delle reflex quello che viene inquadrato dall’obiettivo. Hanno una struttura più pratica e leggera e danno risultati ormai paragonabili a quelli delle reflex, perlomeno di quelle non di fascia più alta, ma Nikon non è mai riuscita ad affermarsi in questo segmento come altre aziende.

L’altro motivo, e forse ancora più inesorabile, è il forte ridimensionamento del mercato delle macchine fotografiche dovuto alla ormai ampia diffusione di smartphone con telecamere sempre più sofisticate.

Nikon cominciò a produrre macchine fotografiche dopo la Seconda guerra mondiale e nel 1959 mise sul mercato la Nikon F, che non fu la prima reflex della storia ma fu considerata la più sofisticata e innovativa. La prima reflex digitale di Nikon arrivò decenni dopo, nel 1999: rispetto alla macchine fotografiche a rullino, quelle digitali erano più facili da produrre e Nikon seppe intercettare le potenzialità di questa tecnologia, tanto che i modelli digitali di Nikon ebbero un’enorme diffusione nei primi anni Duemila. L’azienda oggi si divide di fatto gran parte del mercato delle reflex digitali con Canon.

Nel 2009 Olympus mise in commercio l’EP-1, la prima fotocamera digitale mirrorless della storia. Le fotocamere mirrorless non hanno lo specchio come le reflex: l’immagine viene raccolta dall’obiettivo e mostrata direttamente sul display e, senza lo specchio, anche nel mirino, che può essere ottico o elettronico. Questo riduce l’ingombro della macchina e i tempi di scatto, e aumenta la precisione e la durevolezza.

Nel passaggio da reflex a mirrorless Nikon non fu veloce come lo era stata col passaggio al digitale e si fece anticipare da marchi come Sony. Nikkei spiega che il motivo per cui Nikon rimase indietro è che le fotocamere mirrorless avevano bisogno di un adattatore per essere compatibili con gli obiettivi che Nikon aveva venduto per le reflex fino a quel momento: l’azienda temeva che questo passaggio non sarebbe stato apprezzato dai consumatori e per questo tardò nell’investire in questa nuova tecnologia.

Più di recente, a questo si è aggiunta una generale crisi del mercato della fotografia non professionale dovuto alla diffusione di smartphone con fotocamere sempre più sofisticate. I telefoni hanno di fatto sostituito le macchine fotografiche digitali compatte, prodotti che nei primi anni Duemila costituivano circa l’80 per cento del valore del settore. Ma non solo: con la diffusione dei social network la qualità delle immagini è diventata meno importante nella percezione comune rispetto alla possibilità di pubblicare le foto istantaneamente.

Negli ultimi anni Nikon ha ridimensionato il suo catalogo per principianti, concentrandosi sul mercato dei prodotti per professionisti e appassionati. Ma ha avuto comunque grosse perdite: nel 2019 aveva dovuto chiudere due fabbriche in Giappone e licenziare personale nelle filiali estere e nel 2020 aveva chiuso l’anno fiscale in negativo.

Il 2020 è stato anche l’anno in cui la vendita delle macchine fotografiche mirrorless ha superato quella delle reflex e in cui Nikon ha presentato il suo ultimo modello di reflex, la D6 che, se quello che dice Nikkei è vero, sarà l’ultimo della sua storia.