Ramesh Balwani, ex direttore generale di Theranos, è stato condannato per frode

(Justin Sullivan/Getty Images)
(Justin Sullivan/Getty Images)

Ramesh Bałwani, detto “Sunny”, l’ex direttore generale della startup biomedica Theranos, è stato condannato per frode, con l’accusa di aver mentito a pazienti e investitori sull’efficacia delle tecnologie dell’azienda e sulle sue condizioni finanziarie, tra le altre cose.

La storia di Theranos, startup biomedica fondata da Elizabeth Holmes e fallita dopo che un’inchiesta giornalistica aveva dimostrato che i suoi prodotti non funzionavano, è una delle più significative dell’industria tecnologica degli Stati Uniti.

Fondata nel 2003, Theranos era diventata molto rapidamente una delle startup più promettenti della Silicon Valley. Holmes raccolse in pochi anni varie centinaia di milioni di dollari di investimenti con la promessa che avrebbe inventato una macchina capace di eseguire più di 240 diverse analisi del sangue prelevando dai pazienti appena una goccia di sangue, anziché varie provette come sarebbe normale. Il fallimento dell’azienda avvenne in pochissimi mesi, nel 2015, quando un articolo uscito sul Wall Street Journal spiegò che la macchina innovativa per fare le analisi semplicemente non funzionava. Si scoprì poi che in alcuni casi i risultati erano addirittura sbagliati, al punto da risultare pericolosi per i pazienti.

Lo scorso 4 gennaio, Holmes è stata condannata per truffa, ed è in attesa della sentenza: rischia 20 anni di carcere.
Il 7 luglio, Bałwani è stato giudicato colpevole per dodici capi d’accusa, tra cui frode telematica e cospirazione nel commettere frode telematica.

Balwani cominciò a lavorare per Theranos nel 2009: lui e Holmes ebbero una relazione per gran parte dell’esistenza di Theranos. Durante il suo processo, Holmes ha scaricato numerose responsabilità su Balwani, accusandolo inoltre di violenza sessuale e stupro.
Gli avvocati di Balwani hanno provato a fare la stessa cosa nei confronti di Holmes, sostenendo che fosse lei ad avere il controllo totale dell’azienda, e ad aver prodotto informazioni fuorvianti e dati falsi sulle sue tecnologie.