Il regista Paul Haggis è tornato in libertà

Paul Haggis al New York Film Festival, ottobre 2017 (Dennis Van Tine/STAR MAX/IPx)
Paul Haggis al New York Film Festival, ottobre 2017 (Dennis Van Tine/STAR MAX/IPx)

Il regista Paul Haggis è tornato in libertà dopo circa due settimane agli arresti domiciliari per le accuse da parte di una donna inglese di 28 anni di violenza sessuale e lesioni aggravate. La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, ha accolto la richiesta di revoca dell’arresto che era stata presentata alla fine di giugno da Michele Laforgia, l’avvocato che assiste Haggis. Lo scorso 23 giugno, Gilli aveva invece deciso il prolungamento dei domiciliari perché esistevano pericoli di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.

Haggis, che ha 69 anni ed è canadese, ma con cittadinanza anche statunitense, vincitore del premio Oscar nel 2006 con Crash (miglior film e migliore sceneggiatura originale), era stato fermato su ordine della procura di Brindisi il 19 giugno dopo che una donna inglese l’aveva accusato di violenza sessuale. Il regista era in Puglia per girare uno spot promozionale per la candidatura del comune di Mesagne a capitale della cultura italiana, e avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti dell’Allora Fest, un festival che si è svolto a Ostuni dal 22 al 26 giugno.

La nuova decisione della giudice per le indagini preliminari è derivata dagli elementi raccolti il 29 giugno, nel corso dell’incidente probatorio che ha riguardato la 28enne inglese. È stata riscontrata «l’assenza di contegni violenti costrittivi da parte dell’indagato al fine di consumare gli atti sessuali», la decisione spontanea della 28enne di rimanere «presso la residenza dell’indagato anche successivamente agli abusi, i momenti di convivialità tra loro durante le giornate o l’ordinaria messaggistica dei propri impegni/spostamenti, le modalità di commiato adottate dalla persona offesa, sono espressione di una complessità di interazioni tra le parti che, anche laddove meritevole di approfondimento, allo stato affievolisce il giudizio negativo della personalità di Haggis quale soggetto incline a esercitare violenza, fisica o psichica, a danno di terzi».

Al momento dell’arresto Haggis si era dichiarato innocente, pur confermando di avere avuto rapporti «consensuali» nel corso di tre giorni trascorsi insieme a Ostuni.