La polizia brasiliana ha confermato che i resti umani trovati nella foresta amazzonica sono del giornalista Dom Phillips

(AP Photo/ Edmar Barros)
(AP Photo/ Edmar Barros)

Gli esami sui resti umani trovati lunedì dalla polizia brasiliana lungo le rive del fiume Itaquai, nella foresta amazzonica, hanno confermato che appartengono al giornalista britannico Dom Phillips, scomparso domenica 5 giugno insieme all’attivista Bruno Pereira, rappresentante delle popolazioni indigene locali. La polizia lo ha confermato venerdì, dicendo che i resti di Phillips erano stati sepolti in una zona boschiva isolata e lontana almeno due ore dal più vicino centro abitato. Non si hanno invece notizie dell’eventuale identificazione dei resti di Bruno Pereira.

La polizia brasiliana ha detto che l’uccisione dei due non è legata alla criminalità organizzata locale, bensì al gesto di un singolo, ossia l’uomo che martedì scorso aveva confessato gli omicidi. Eppure i portavoce della popolazione indigena locale Univaja hanno fatto notare come le modalità degli omicidi e l’occultamento dei cadaveri — per cui è stata già arrestata una seconda persona — facciano invece pensare al coinvolgimento della criminalità organizzata, forse collegata all’attività dell’omicida, un pescatore di frodo.