Alexei Navalny è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza lontano da Mosca, dove sarà sottoposto a un regime carcerario più duro

Il principale oppositore di Putin, Alexei Navalny, in un video trasmesso in un tribunale di Mosca dalla prigione in cui si trovava in quel momento, il 24 maggio del 2022 (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
Il principale oppositore di Putin, Alexei Navalny, in un video trasmesso in un tribunale di Mosca dalla prigione in cui si trovava in quel momento, il 24 maggio del 2022 (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)

Martedì Alexei Navalny, il principale oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin, è stato trasferito in una prigione di massima sicurezza, dove sarà sottoposto a un regime carcerario più duro di quello imposto finora. Navalny è in carcere dal gennaio del 2021, quando era stato accusato e poi condannato di violazione della libertà vigilata, dopo essere rientrato in Russia in seguito al tentativo di avvelenamento probabilmente organizzato dallo stesso regime russo. Lo scorso marzo era stato poi condannato ad altri 9 anni di carcere per frode e appropriazione indebita, accuse ritenute da lui e da moltissimi altri pretestuose e motivate politicamente.

Fino ad ieri Navalny si trovava a Pokrov, un centinaio di chilometri a est di Mosca; ora è stato trasferito nella prigione di Melekhovo, ancora più a est, circa 250 chilometri dalla capitale, dove la possibilità di ricevere visite e corrispondenza dall’estero è ulteriormente ridotta.

Nel pomeriggio Navalny ha fatto sapere di essere arrivato nel nuovo carcere attraverso un post su Instagram condiviso da uno dei suoi collaboratori, accompagnato da una foto in cui dà da mangiare a un’anatra. «Il mio viaggio nello spazio continua. Sono stato trasferito da una nave all’altra. In altre parole, saluti dal regime di massima sicurezza», ha commentato, aggiungendo di essere stato messo in quarantena.