Al Senato statunitense Repubblicani e Democratici hanno trovato un accordo per aumentare i controlli sulla vendita di armi

Una manifestazione contro le armi a Washington D.C. (Drew Angerer/Getty Images)
Una manifestazione contro le armi a Washington D.C. (Drew Angerer/Getty Images)

Domenica un gruppo di senatori Democratici e Repubblicani degli Stati Uniti ha annunciato di aver trovato un accordo per aumentare i controlli sulla vendita di armi nel paese. L’accordo è stato raggiunto dopo molte pressioni da parte della politica e dell’opinione pubblica statunitense per via della recente strage nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, dove un ragazzo di 18 anni ha ucciso con un fucile semiautomatico 19 bambini e 2 insegnanti.

Una proposta di legge molto restrittiva, presentata dai Democratici, era stata approvata nei giorni scorsi dalla Camera, ma al Senato non ha possibilità di passare a causa dell’opposizione dei Repubblicani. Al Senato infatti Repubblicani e Democratici hanno 50 seggi a testa: per l’approvazione del testo servono 60 voti.

L’accordo raggiunto domenica è stato sottoscritto da 10 senatori Repubblicani, cosa che permetterebbe di raggiungere il numero di voti necessario per approvare una proposta di legge. Il testo prevede tra le altre cose che vengano aumentati i fondi da destinare ai singoli stati per adottare norme chiamate red flag, che consentano a polizia e famiglie di chiedere a un tribunale di rimuovere temporaneamente le armi a persone che potrebbero essere pericolose per se stesse e per gli altri.

Prevede inoltre il potenziamento dell’assistenza per le persone con malattie mentali, e il rafforzamento delle misure di sicurezza nelle scuole. L’accordo non include invece l’innalzamento da 18 a 21 anni dell’età minima per poter acquistare fucili semiautomatici, che era invece presente nella proposta di legge approvata dalla Camera.

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