di Francesca Stavrakopoulou
(Bollati Boringhieri)
Francesca Stavrakopoulou è una storica della Bibbia. In questo libro racconta come tra la fine dell'Età del Bronzo e l'Età del Ferro la divinità che poi sarebbe diventata il dio della religione monoteista ebraica in un certo senso esistesse già; non aveva però l'identità immateriale ma un corpo, come gli dei dell'Antica Grecia.
Dunque anche un paio di piedi.
di Massimo Gezzi
(Marcos y Marcos)
Sulle copertine di questo mese compaiono soprattutto mani, e in particolare mani che abbracciano. Per esempio quelle di questo libro di poesie, essenziali.
di Lea Ypi
(Feltrinelli)
E ci sono le mani che abbracciano una statua di Stalin decapitata, come fece Lea Ypi da bambina, quando in Albania finì il socialismo.
Questa copertina riprende quella dell'edizione americana, pubblicata dalla casa editrice Norton: con il titolo italiano (Libera invece che Free) però l'incastro grafico funziona forse meglio perché il braccio di sinistra "entra" in una B.
di Valentina Santini
(E/O)
Due mani compaiono anche su questa copertina, insieme a una terza parte anatomica: un cuore, citato anche nel titolo.
E come nel caso della copertina del libro di Ypi, su quella di questo romanzo distopico c'è un collage.
di N. Scott Momaday
(Black Coffee)
La tecnica del collage è stata scelta anche da Black Coffee, per gran parte delle sue copertine, dal 2021 in poi.
In questo caso – un romanzo del 1969, prima opera narrativa di un autore nativo americano a vincere il premio Pulitzer – lo sfondo nero dà un particolare risalto all'immagine.
di Gian Marco Griffi
(Laurana)
Un'altra copertina con una cornice, in questo caso di collana: Fremen, curata dallo scrittore Giulio Mozzi, che raccoglie narrativa italiana che si potrebbe definire sperimentale.
Il progetto grafico è di Andrea Molinari, l'illustrazione di Silvia Perosino.
di Fernanda Trías
(Sur)
Una nuvola di fumo più o meno rosa si era vista qualche anche un paio di anni fa, sulla copertina di un romanzo di Walter Siti. Qui è abbinata al titolo, mentre il tema distopico fa pensare anche a un classico del genere: La nube purpurea di M.P. Shiel, romanzo fantascientifico del 1901.
di Valeria Parrella
(Feltrinelli)
La copertina di questo romanzo, che racconta di Pompei e dell'eruzione che la distrusse, ricorda i gradienti che negli ultimi anni si sono visti un po' dappertutto nella grafica digitale (a partire dal logo di Instagram) ma non sui libri. O forse non ancora.
di Leonardo Piccione
(Neri Pozza)
Molto semplice, la copertina del secondo libro di Leonardo Piccione, autore di Il libro dei vulcani d'Islanda, mostra un'eclisse.
Il libro racconta dello sfortunato astronomo francese Guillaume Le Gentil de la Galaisière (1725-1792), che cercò in tutti i modi di osservare il raro transito del pianeta Venere di fronte al Sole per due volte, senza riuscirci. Lo stesso episodio ha ispirato anche il titolo di un romanzo, Il transito di Venere appunto, di Shirley Hazzard.
di Tiffany McDaniel
(Atlantide)
C'è un'eclisse anche su questa copertina, sia nell'illustrazione che nel titolo.
Per il resto ricorda soprattutto le copertine degli altri libri di McDaniel pubblicati da Atlantide, una scelta grafica che di solito fanno case editrici più grandi per le edizioni tascabili di autori molto noti e apprezzati (ad esempio Einaudi con Philip Roth o Haruki Murakami).
di Ilaria Maria Sala
(Add)
In questo caso l'eclisse (o meglio l'eclissi) è metaforica e solo nel titolo.
La grafica invece è fatta di una complessa illustrazione in uno stile riconoscibile, che potreste aver già visto su una copertina di Add o che potreste rivedere: la casa editrice infatti ha scelto di far illustrare tutte le copertine della sua collana "Asia" del 2022 alla stessa illustratrice, Lucrezia Viperina. La scelta fa parte del più ampio rebranding grafico di Add iniziato a gennaio.
Peraltro per questa collana Add ha deciso di orientare i nomi degli autori in verticale, una scelta che ha in comune con le nuove copertine di Nottetempo – che però lo ha fatto in modo più radicale, per tutte le collane e anche con i titoli (un esempio).
di Elizabeth Strout
(Einaudi)
Anche la copertina del nuovo romanzo di Elizabeth Strout è piuttosto affollata, anche se in modo più tradizionale.
L'illustrazione, di Giordano Poloni, ha un punto di vista, dall'alto, che non si vede spesso.
di Giacomo Papi
(Rizzoli)
Anche in questo caso una copertina affollata, una spiaggia affollata, che rispetta la caratteristica collettiva del libro: Giacomo Papi ha raccolto trenta racconti della letteratura italiana del Novecento (di autori come Natalia Ginzburg, Primo Levi, Anna Maria Ortese, Pier Vittorio Tondelli, etc) e li accompagna ciascuno con una sua introduzione; ogni racconto mostra un pezzo dell'Italia del secolo scorso, e le introduzioni ampliano il punto di vista, citando statistiche, relazioni parlamentari, articoli di giornale.
La fotografia sulla copertina è di Massimo Vitali, noto fotografo di spiagge e folle.
di Dave Goulson
(Il Saggiatore)
Anche sulla copertina di questo saggio scientifico c'è un assembramento, ma non umano. Gli insetti si spingono lungo il bordo, se ne vanno, come sembra stia succedendo nel mondo a causa delle attività umane (forse ci avete fatto caso osservando i parabrezza).
Tra gli altri, una coccinella copre parzialmente il logo del Saggiatore: una sorta di sfondamento della quarta parete (si dice così quando a teatro o in un film un personaggio si rivolge al pubblico) che ogni tanto anche le case editrici fanno (un altro esempio di genere ambientale: sulla copertina del libro di Extinction Rebellion fatta dalla casa editrice britannica Penguin, il cui logo è un pinguino, qualche tempo fa).
di Alba de Céspedes
(Mondadori)
L'immagine sulla copertina di questa riedizione del primo romanzo di Alba de Céspedes, una scrittrice del Novecento italiano fino a qualche tempo fa trascurata dalle case editrici, è un dipinto della pittrice australiana contemporanea Prudence Flint, le cui opere raffigurano spesso donne che aspettano, pensano, o compiono gesti quotidiani. In questo caso sono tre e c'è un letto: un'atmosfera che può ricordare quella del romanzo di de Céspedes, che racconta di otto ragazze in un collegio di Roma tra l'autunno del 1934 e l'estate del 1936.
di Dean Vuletic
(Minimum Fax)
Un po' bandiera europea, un po' illusione ottica: come è importante per un libro che è quasi un instant book, cioè molto legato all'attualità (l'Eurovision inizia il 10 maggio), questa copertina deve cercare di attirare l'attenzione.