La polizia israeliana ha catturato due sospettati dell’attentato nella città di El’ad

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett, a destra (AP Photo/Maya Alleruzzo, Pool)
Il primo ministro israeliano Naftali Bennett, a destra (AP Photo/Maya Alleruzzo, Pool)

La polizia israeliana ha arrestato due uomini palestinesi, di 19 e 20 anni, accusati di aver compiuto l’attentato a El’ad dello scorso giovedì, in cui erano morte tre persone e altre quattro erano state ferite. Dal momento dell’attentato – avvenuto con armi da taglio – era iniziata una massiccia operazione per trovare gli attentatori. Il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, ha definito gli arrestati «terroristi colmi di eccitazione che hanno ucciso con inimmaginabile crudeltà». Ha anche detto che Israele sta entrando in una «nuova fase della guerra al terrore».

L’attacco di giovedì è stato l’ultimo di una serie che va avanti da circa un mese e mezzo, cioè da quando è iniziata una nuova serie di violenze contro civili e soldati israeliani che finora ha causato 19 morti. Giovedì era il Giorno dell’Indipendenza in cui viene ricordata la fondazione di Israele nel 1948, e a El’ad, che si trova nel centro del paese, vivono perlopiù ebrei ortodossi.