Autostrade per l’Italia è stata venduta a Cassa Depositi e Prestiti per 8,2 miliardi di euro

(ANSA/FABIO FRUSTACI)
(ANSA/FABIO FRUSTACI)

Il 5 maggio la holding Atlantia, il cui socio di riferimento è la famiglia Benetton, ha concluso la vendita di Autostrade per l’Italia a Cassa Depositi e Prestiti, la società finanziaria controllata per l’83 per cento dal ministero dell’Economia. Cassa Depositi e Prestiti ha rilevato l’88,06% del capitale di Autostrade per l’Italia, in consorzio con i fondi Blackstone e Macquarie Asset Management. Il costo dell’operazione è stato in tutto di circa 8,2 miliardi di euro.

La vendita era già stata approvata lo scorso giugno, ma mancava la conclusione formale dell’operazione. La trattativa per la vendita delle quote di Autostrade per l’Italia detenute da Atlantia a Cassa Depositi e Prestiti era iniziata nel luglio del 2020 in seguito a un accordo raggiunto dall’allora governo guidato da Giuseppe Conte.

L’accordo era stato fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, che dopo il crollo del ponte Morandi a Genova nel 2018 si era impegnato a revocare le concessioni autostradali ad Autostrade per l’Italia estromettendo la famiglia Benetton, accusata di negligenze e mancati controlli. Nonostante l’accordo raggiunto a luglio, le trattative tra Atlantia e Cassa Depositi e Prestiti erano proseguite a rilento, soprattutto a causa delle discussioni sulla cifra totale che quest’ultima avrebbe dovuto versare.