La Corte Suprema pachistana ha dichiarato illegale il tentativo del primo ministro Imran Khan di sciogliere il parlamento

Imran Khan (Anjum Naveed)
Imran Khan (Anjum Naveed)

La Corte Suprema del Pakistan ha dichiarato illegale il tentativo del primo ministro pachistano Imran Khan di sciogliere il parlamento e convocare nuove elezioni, e ha ordinato che la prossima sessione parlamentare si tenga sabato mattina, giorno in cui si dovrà votare anche la mozione di sfiducia presentata contro lo stesso Khan. La mozione era già stata presentata in parlamento lo scorso fine settimana, ma la sua votazione era stata bloccata dal vicepresidente del parlamento, Qasim Suri, dello stesso partito di Khan (Movimento per la Giustizia del Pakistan, nazionalista e populista).

La richiesta di Khan di sciogliere il parlamento e il blocco del voto della mozione di sfiducia erano stati il risultato di una crisi politica iniziata diverse settimane prima. Le opposizioni avevano accusato Khan di essere responsabile della forte inflazione che ha messo in grossa difficoltà l’economia pachistana e di non avere risolto il problema della diffusissima corruzione nel paese; per questo avevano chiesto le sue dimissioni. Secondo alcuni analisti, la posizione di Khan si sarebbe indebolita nel tempo perché il primo ministro avrebbe progressivamente perso l’appoggio del potente esercito pachistano.