I tre uomini che uccisero Ahmaud Arbery a Brunswick nel 2020 sono stati condannati anche per reati d’odio

Benjamin Crump, l'avvocato della famiglia di Ahmaud Arbery (AP Photo/Lewis Levine)
Benjamin Crump, l'avvocato della famiglia di Ahmaud Arbery (AP Photo/Lewis Levine)

Martedì un tribunale federale americano ha condannato per crimini d’odio e altri reati William Bryan, Gregory McMichael e il figlio Travis, i tre uomini bianchi già condannati per l’omicidio di Ahmaud Arbery, il ragazzo afroamericano di 25 anni ucciso mentre faceva jogging nel febbraio del 2020 a Brunswick, negli Stati Uniti. Per l’omicidio di Arbery i tre erano già condannati all’ergastolo il mese scorso. Quello che si è concluso martedì era un altro processo che riguardava cinque altri capi d’accusa: i tre sono stati condannati, tra le altre cose, per aver privato Arbery dei diritti civili, un crimine d’odio che ha come pena massima l’ergastolo.

La pena che deciderà il giudice di questo nuovo processo si aggiungerà quindi all’ergastolo già deciso il mese scorso, per il quale, dei tre imputati, solo Bryan avrà la possibilità della libertà condizionata superati i trent’anni di pena. Per Gregory e Travis McMichael, rispettivamente di 65 e 35 anni, era stato invece disposto l’ergastolo senza condizionale, motivato dal giudice con la loro totale mancanza di rimorsi ed empatia nei confronti della vittima e per la crudeltà delle loro azioni riprese inequivocabilmente dalle telecamere della zona.

– Leggi anche: I tre uomini che uccisero Ahmaud Arbery a Brunswick nel 2020 sono stati condannati all’ergastolo