La conversazione tra Sala e Fontana sui fondi del PNRR al Sud

Il sindaco di Milano si è lamentato con il presidente della Lombardia della distribuzione dei fondi europei, aprendo un dibattito al riguardo

(Claudio Furlan - LaPresse)
(Claudio Furlan - LaPresse)

Una conversazione tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente della Lombardia Attilio Fontana sulla distribuzione dei fondi europei per la ripresa dalla pandemia delineata dal PNRR ha provocato un dibattito che ha coinvolto diversi politici. Nella conversazione, avvenuta al termine di un evento per presentare un accordo tra la compagnia energetica A2A e il Politecnico di Milano, Fontana e Sala esprimono preoccupazione sulla destinazione dei fondi, secondo Sala sbilanciati verso il Sud, e sulla possibilità che i comuni non riescano a produrre progetti e piani di spesa adeguati, sprecando così le risorse.

Fontana: Caro Beppe, è un casino il PNRR e noi non mettiamo a terra un cazzo.
Sala: È questo, adesso va bene tutto, però noi dobbiamo farci un po’ più furbi su questa cosa, e fare un po’ più di sistema obiettivamente tra tutti. Perché io sono preoccupato dal fatto che Sud, Sud, Sud, ho capito ma l’innovazione (incomprensibile). Io non ho veramente niente da contestare rispetto a… Voglio chiarezza, è evidente che noi abbiamo una progettualità…
Fontana: Voi [di Milano, ndr] siete in grado, il comune di Busto Arsizio come cazzo fa? Che non è un comune piccolo, Busto Arsizio.

La diffusione del video della conversazione ha provocato una discussione che ha coinvolto tra gli altri Mara Carfagna, ministra per il Sud, che su Twitter ha scritto che «il Pnrr al Sud-Sud-Sud è un’opportunità anche per il Nord». Sala le ha risposto argomentando meglio e spiegando la sua posizione: «Destinare al nostro Sud il 40% delle risorse italiane è una giusta, incontestabile decisione» visto che il PNRR «ha tra gli scopi fondamentali l’aiuto alle realtà territoriali più in difficoltà», ma «sul restante 60% i bandi a volte funzionano con parametri che tendono ancora a favorire le aree più arretrate. Per cui è certo che alla fine al Sud andranno più del 40% delle risorse».

Alle preoccupazioni di Sala si sono aggiunte quelle di Fontana, secondo cui molti comuni – quelli di provincia, come il citato Busto Arsizio – non abbiano le competenze e le strutture tecniche necessarie per organizzare i progetti e i piani per sfruttare completamente i fondi del PNRR, che per questo in parte potrebbero andare sprecati.