A Foggia sono state arrestate sei persone nell’ambito di un’indagine su alcune irregolarità nella gestione di due appalti nella sanità pubblica

L'esterno degli Ospedali Riuniti di Foggia (ANSA)
L'esterno degli Ospedali Riuniti di Foggia (ANSA)

Lunedì, a Foggia, la Guardia di Finanza ha arrestato sei persone nell’ambito di un’indagine della procura di Foggia relativa ad alcune irregolarità in due gare d’appalto nella sanità pubblica. Le persone arrestate, per cui sono stati disposti gli arresti domiciliari, sono Vitangelo Dattoli, direttore generale del Policlinico universitario di Foggia, Costantino Quartucci e Rita Acquaviva, rispettivamente dirigenti del Policlinico e della Asl di Foggia, gli imprenditori Roberto e Roberta Pucillo, e il medico in pensione Antonio Apicella. Sono accusati a vario titolo di turbativa d’asta, falso ideologico, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (reati che si riferiscono al condizionamento illecito di una gara d’appalto).

L’indagine della procura di Foggia si riferisce a fatti avvenuti tra il 2019 e il 2020, relativi a due gare d’appalto, rispettivamente da 36 milioni di euro per il servizio di elisoccorso ordinario e da 2,6 milioni di euro per il trasporto aereo di organi. Secondo l’accusa, Dattoli e gli altri due dirigenti arrestati avrebbero manipolato le gare d’appalto, con l’intermediazione del medico in pensione, per favorire l’assegnazione dei servizi alla società dei due imprenditori. L’assegnazione non era poi avvenuta, ma secondo l’accusa le gare d’appalto sarebbero comunque state alterate.