La scorsa settimana Vishal Garg, amministratore delegato di Better.com, un sito che offre mutui per l’acquisto di una casa, ha licenziato 900 dipendenti, il 9 per cento del totale dell’azienda, durante un incontro su Zoom. «Non ho buone notizie per voi», dice Garg in una ripresa dell’annuncio circolata sui social network: «Se siete stati coinvolti in questa call è perché fate parte del gruppo sfortunato che sarà lasciato a casa. Il vostro rapporto di lavoro con noi finisce ora, con effetto immediato».
Garg ha spiegato di aver voluto comunicare di persona ai dipendenti del licenziamento, perché era stato lui a deciderlo, e ha aggiunto che non avrebbe voluto farlo: «L’ultima volta che ho fatto questa cosa ho pianto. Spero di essere più forte questa volta».
La scelta di comunicare i licenziamenti in questo modo non è comunque stata apprezzata. In un’intervista con The Daily Beast un ex dipendente di Better.com ha detto che l’incontro su Zoom è durato «tre minuti al massimo» e che si è sentito «mollato come un sacco della spazzatura».
Nella comunicazione Garg ha detto che i licenziamenti sono dovuti a cambiamenti del mercato e alla necessità di aumentare «l’efficienza» e la «produttività», per far «sopravvivere» l’azienda. Ha poi detto che ogni dipendente avrebbe ricevuto maggiori dettagli sul proprio licenziamento e sulla relativa buonuscita dai responsabili delle risorse umane.