Alex Pompa, il 20enne che uccise il padre violento, è stato assolto

Alex Pompa con il suo avvocato Claudio Strata, Torino, 22 giugno 2020.
(ANSA/PER GENTILE CONCESSIONE CLAUDIO STRATA)
Alex Pompa con il suo avvocato Claudio Strata, Torino, 22 giugno 2020. (ANSA/PER GENTILE CONCESSIONE CLAUDIO STRATA)

Alex Pompa, il 20enne che uccise il padre violento, è stato assolto in primo grado dall’accusa di omicidio volontario. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Torino stabilendo che «il fatto non costituisce reato». Il pubblico ministero Alessandro Aghemo aveva chiesto 14 anni di reclusione, mentre l’avvocato difensore, Claudio Strata, aveva chiesto l’assoluzione in base al fatto che il giovane aveva agito per legittima difesa difendendo se stesso, il fratello e la madre dalla violenza del padre.

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Il Corriere della Sera ha scritto che dopo l’assoluzione Alex Pompa ha detto: «È tutto così strano, non ho avuto ancora il tempo per metabolizzare, voglio solo andare a casa, è stata una giornata intensa, pesante, solo a casa saprò metabolizzare». La madre ha detto di essere «contentissima» «Finalmente, ce lo meritiamo, grazie a tutti».

Pompa era accusato di aver ucciso il padre la sera del 30 aprile 2020 a Collegno, vicino a Torino: il padre era un uomo violento, ossessivo che minacciava quotidianamente la madre e i due figli.