È morto l’ex presidente sudcoreano Roh Tae-Woo: aveva 88 anni
Roh Tae-Woo, presidente della Corea del Sud dal 1988 al 1993, è morto martedì a 88 anni. Roh fu un personaggio assai controverso e allo stesso tempo estremamente importante per la storia del suo paese.
Nel 1979 fu coinvolto nel colpo di stato che portò alla presidenza il generale Chun Doo-hwan, e l’anno successivo fu tra i responsabili di uno dei più gravi massacri di civili nella storia del paese, nella città di Gwangju. Diventò presidente nel 1988, grazie alle prime elezioni libere in più di 20 anni, e durante il suo governo cercò di distanziarsi dai suoi due predecessori, Chun e Park Chung-hee (a sua volta andato al potere con un colpo di stato). Promosse inoltre un programma di riforme per avviare una transizione della Corea del Sud verso la democrazia e avviò per la prima volta relazioni diplomatiche con diversi paesi comunisti, tra cui anche la Corea del Nord. Nel 1990, anche grazie a lui, avvenne il primo incontro tra il primo ministro nordcoreano e quello sudcoreano.
Dopo l’elezione del suo successore, Kim Young-sam, Roh venne indagato per le sue responsabilità durante la presidenza di Chun Doo-hwan, e nel 1996 fu condannato a 22 anni e mezzo di carcere per tradimento, ammutinamento e corruzione. Fu graziato nel 1997.