Due operai sono morti mentre lavoravano all’ospedale Humanitas, a sud di Milano

(Mourad Balti Touati, LaPresse)
(Mourad Balti Touati, LaPresse)

Martedì due operai sono morti mentre stavano lavorando vicino a un deposito di azoto liquido all’ospedale Humanitas, a Rozzano, a sud di Milano. I due, un italiano di 46 anni e un indiano di 42 anni, lavoravano per una ditta esterna e stavano riempiendo un serbatoio del Campus Ricerca dell’ospedale, che si trova in un locale seminterrato: sono stati trovati morti su una scaletta metallica all’ingresso del locale. Le cause della morte sono ancora da accertare, ma secondo le prime ricostruzioni, citate dal Corriere della Sera, probabilmente il tubo usato per il rifornimento si sarebbe sganciato, facendo fuoriuscire l’azoto liquido e provocando lo svenimento dei due e la successiva morte per carenza di ossigeno. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo.