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  • Martedì 7 settembre 2021

La bizzarra storia del Gratta e Vinci da 500mila euro rubato a Napoli

Cosa sappiamo della vicenda da giorni al centro delle cronache nazionali, con protagonista un tabaccaio e una donna di 69 anni

La tabaccheria dove è avvenuto il furto. (ANSA)
La tabaccheria dove è avvenuto il furto. (ANSA)

Per ricostruire quello che è accaduto venerdì a Napoli in una tabaccheria di via Materdei saranno importanti le immagini delle videocamere di sorveglianza a disposizione della polizia: ma la storia del furto di un tagliando vincente del Gratta e Vinci del valore di 500mila euro, da un paio di giorni al centro delle cronache nazionali tra varie versioni, smentite e apparenti colpi di scena, è diventata un po’ più chiara rispetto a ieri. I protagonisti sono la donna di 69 anni che aveva acquistato il Gratta e Vinci da 5 euro, e che era nella tabaccheria per riscuotere la vincita, e Gaetano Scutellaro, l’uomo che glielo ha rubato ed è scappato in scooter, prima di essere arrestato con l’accusa di furto pluriaggravato e tentata estorsione. Ora è nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta.

La storia è iniziata venerdì pomeriggio quando una donna ha chiamato i carabinieri raccontando di essere stata derubata di un tagliando vincente del Gratta e Vinci da mezzo milione di euro. La donna, secondo il racconto fatto ai carabinieri, ha acquistato due tagliandi, uno dei quali non vincente. A quel punto ha dato l’altro al figlio di Scutellaro per un controllo ulteriore sulla vincita. Sempre secondo la testimonianza della donna, dopo averlo fatto passare sotto lo scanner il figlio lo ha consegnato al padre che, dopo aver fatto a sua volta una verifica, senza dire una parola, sarebbe uscito dalla tabaccheria per fuggire velocemente in sella al suo scooter. Dopo la denuncia, il tagliando vincente è stato immediatamente bloccato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: la vincita non poteva e non può ancora essere riscossa.

Il giorno dopo Gaetano Scutellaro si è presentato all’aeroporto di Fiumicino, a Roma, e ha acquistato un biglietto di sola andata per Fuerteventura, nelle Canarie. Nelle ore precedenti si era collegato tre volte al sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per verificare i numeri del biglietto vincente e probabilmente per capire se la vincita potesse essere riscossa online. La polizia di frontiera l’ha fermato mentre stava passando i controlli per l’imbarco.

I carabinieri intanto avevano ricostruito i suoi spostamenti e scoperto, cosa che ha ammesso lui stesso, che prima di raggiungere Fiumicino era passato da Latina, si era fermato in una banca e lì aveva aperto un conto, stipulato un’assicurazione e depositato il biglietto vincente in una cassetta di sicurezza, dove è stato in effetti trovato.

Subito Scutellaro ha raccontato una storia molto diversa da quella della donna che aveva sporto denuncia, sostenendo: «Quel tagliando è mio e la signora sta tentando di derubarmi». La sua versione iniziale, che ha fornito in alcune frammentarie dichiarazioni, è che non lavora più nella tabaccheria da quando si è separato dalla moglie, e che per questo non ci entra volentieri perché i rapporti non sono buoni. Per questo, ha sostenuto, venerdì aveva chiesto a un suo conoscente di acquistare il tagliando.

«Dopo aver grattato mi ero accorto di una vincita, ma credevo ammontasse solo a 500 euro. Ho chiesto un piacere alla signora, se potesse ritirarla al posto mio», ha raccontato al sito inews24.it, che lunedì è riuscito a contattarlo. «Poi la signora tardava a uscire e io mi sono avvicinato all’entrata con lo scooter, le ho chiesto cosa fosse successo e lei mi ha detto che bisognava andare in banca per ritirare la vincita. Mi sono fatto consegnare il tagliando e sono andato via». Quanto al fatto che stesse partendo per Fuerteventura, Scutellaro ha detto che dopo aver vinto aveva paura che qualcuno lo volesse rapire per prendergli i soldi, e che non sapeva nemmeno di essere stato denunciato dalla signora.

A quel punto la polizia di frontiera ha rilasciato l’uomo, indagato per furto. In libertà  però ha passato poche ore. Mentre tornava in auto verso Napoli è stato fermato all’altezza di Teano dai carabinieri, che gli hanno notificato il provvedimento di arresto per furto pluriaggravato e tentata estorsione. Al momento del fermo Scutellaro ha chiamato il quotidiano Il Mattino dicendo: «Vi regalo uno scoop veloce veloce, mi stanno arrestando».

A indagare sono i sostituti procuratori Stella Castaldo, Enrica Parascandolo, Daniela Varrone e l’aggiunto Pierpaolo Filippelli. Secondo quanto ricostruito sempre dal Mattino, i filmati delle videocamere di sorveglianza avrebbero confermato la versione della signora che ha effettuato la denuncia, così come avrebbero fatto alcune intercettazioni. Dalla sua testimonianza emergerebbe anche un tentativo di estorsione da parte di Scutellaro, che avrebbe tentato di mettere in pratica quello che, in gergo, viene chiamato cavallo di ritorno: per restituire un bene rubato si pretendono soldi.

Quanto alla decisione di emettere il mandato di arresto, conta la possibilità che l’uomo, già fermato mentre tentava di imbarcarsi per Fuerteventura, avrebbe potuto tentare ancora di fuggire. E contano anche due condanne per rapina, nel 1994 e nel 2004.

Intanto l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sospeso la licenza della tabaccheria di via Materdei 36. E rimane sospeso anche il Gratta e Vinci da 500mila euro. Ha detto Stefano Saracchi, direttore Giochi numerici e lotterie dell’Agenzia e direttore dell’ufficio Investigazioni: «Al momento ci sono delle indagini coordinate dall’autorità giudiziaria di Napoli, pertanto l’Agenzia, in via cautelare, ha stabilito la sospensione della vincita in attesa delle determinazioni dell’ufficio di procura».