Hissène Habré, ex presidente del Ciad, è morto di COVID-19 a 79 anni

Hissène Habré nel 2005, fuori dal tribunale di Dakar, in Senegal (AP Photo/Schalk van Zuydam, File)
Hissène Habré nel 2005, fuori dal tribunale di Dakar, in Senegal (AP Photo/Schalk van Zuydam, File)

Martedì Hissène Habré, l’ex presidente del Ciad condannato nel 2016 per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, è morto di COVID-19 a 79 anni.

Habré era nato in Ciad nel 1942, quando il paese era ancora una colonia francese. Aveva lavorato per l’esercito francese e studiato in Francia. In Ciad era stato primo ministro e presidente tra il 1982 e il 1990. Sotto la sua presidenza, poi rovesciata da un colpo di stato, erano stati commessi più di 40mila omicidi politici, documentati da una commissione istituita dopo la sua fuga in Senegal. Migliaia di persone erano morte dopo essere state torturate, oppure a causa delle condizioni disumane delle carceri: di queste, solo 4mila sono state identificate.

Habré era stato arrestato una domenica mattina del 2013 in una delle sue ville e condannato all’ergastolo nel 2016 da un tribunale dell’Unione Africana sulla base del principio della giurisdizione universale: era la prima volta che un tribunale africano condannava un ex presidente di uno dei suoi paesi membri.

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