Un uomo ha ucciso un prete nella città francese di Mortagne-sur-Sevre: sarebbe lo stesso uomo accusato di aver causato l’incendio della cattedrale di Nantes

L'incendio nella cattedrale di Nantes (AP Photo/Laetitia Notarianni)
L'incendio nella cattedrale di Nantes (AP Photo/Laetitia Notarianni)

Lunedì mattina un uomo ha ucciso Olivier Maire, un prete cattolico della città di Mortagne-sur-Sevre, nel dipartimento della Vandea, nella Francia occidentale. Secondo quanto rivelato da fonti della polizia ad AFP e Le Figaro, l’omicida sarebbe la stessa persona accusata di aver causato l’incendio della cattedrale di Nantes il 18 luglio del 2020.

L’uomo si sarebbe presentato di sua volontà questa mattina alla polizia: sarebbe un 40enne originario del Ruanda che, in attesa del processo per l’incendio di Nantes, viveva ospite della confraternita della Compagnia di Maria, di cui faceva parte il sacerdote ucciso. L’uomo aveva confessato di aver causato l’incendio e da un anno viveva sotto sorveglianza.

Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha confermato l’uccisione del sacerdote ma non l’identità dell’assassino, anche se in un tweet in risposta a Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Rassemblement National, ha implicitamente confermato quanto riferito dalle fonti della polizia. Le Pen aveva chiesto come mai l’autore dell’incendio di Nantes non fosse stato espulso dalla Francia, e Darmanin le ha risposto che non poteva essere espulso, nonostante ci fosse un provvedimento di espulsione, «finché non fosse stato revocato il regime di sorveglianza».

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