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  • Mercoledì 21 luglio 2021

L’assessore alla sicurezza di Voghera ha ucciso un uomo in piazza

L'uomo era un cittadino marocchino: Massimo Adriatici, della Lega, sostiene di avere sparato accidentalmente dopo una spinta

Massimo Adriatici (ANSA/PAOLO TORRES)
Massimo Adriatici (ANSA/PAOLO TORRES)

Massimo Adriatici, l’assessore alla sicurezza del comune di Voghera (provincia di Pavia), è da martedì sera agli arresti domiciliari. È stato fermato dai carabinieri dopo che alle 22.15, in piazza Meardi, nel centro di Voghera, aveva sparato un colpo di pistola uccidendo Youns El Bossettaoui, un cittadino marocchino trentanovenne: l’accusa nei suoi confronti è di eccesso colposo di legittima difesa. La sindaca Paola Garlaschelli ha fatto sapere che Adriatici si è “autosospeso” dalla giunta.

Secondo le prime ricostruzioni, tra i due uomini sarebbe iniziata una lite fuori dal bar Ligure, all’angolo con corso XXVII Marzo, dopo che Adriatici si era rivolto a Bossettaoui intimandogli di smettere di dare fastidio ad alcuni passanti. La lite sarebbe salita di tono fino a che Adriatici ha sparato con la sua pistola. Bossettaoui, ferito, non sembrava inizialmente essere in condizioni disperate, ed è stato trasportato in codice giallo all’ospedale di Voghera. Poi però le sue condizioni si sono aggravate molto velocemente fino a che, poco prima delle due del mattino, è stata dichiarata la morte.

Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza di una giunta di centrodestra, è avvocato penalista, ex sovrintendente di Polizia e docente di Diritto penale alla Scuola allievi agenti di polizia del Piemonte. Aveva recentemente emesso un’ordinanza valida fino al 18 agosto che proibiva per l’estate ai bar «di detenere e conservare bevande alcoliche di qualunque genere e gradazione a temperatura inferiore a quella ambiente abbassata mediante utilizzo di sistemi o apparecchi di refrigerazione e rinfrescamento».

In pratica a Voghera gli esercenti non possono conservare in frigorifero bevande alcoliche; il divieto non riguarda pizzerie e alimentari da asporto «dove la vendita di bevande alcoliche a temperatura inferiore a quella ambientale è consentita solo se abbinata alla vendita di alimenti prodotti o cucinati al momento». Adriatici aveva giustificato il provvedimento dicendo che serviva per prevenire episodi molesti dovuti all’abuso di alcol.

Non si sa se martedì sera Adriatici stesse girando il centro di Voghera per capire se la sua ordinanza venisse rispettata. Qualunque cosa stesse facendo, la stava facendo armato di una pistola calibro 22 regolarmente registrata: i giornali locali dicono che Adriatici ha il porto d’armi, ma al momento non ci sono conferme e non si sa quindi se aveva la possibilità di portarsi in giro la pistola, o solo di tenerla in casa.

Adriatici ha spiegato nel primo interrogatorio ai carabinieri, incaricati del caso, di aver prima chiamato la polizia e poi di aver affrontato Bossettaoui e che il colpo sarebbe partito dopo che era stato spintonato e mentre stava cadendo a terra. Secondo la sua versione, Bossettaoui, già conosciuto dalle forze dell’ordine, stava molestando una ragazza. Il proprietario del bar ha detto al Corriere di non aver assistito all’omicidio. Nessuna versione è stata fornita per ora dai carabinieri.

Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega di origini pavesi, ha subito parlato a difesa del suo collega di partito: «Se non fosse stato per un uomo lì presente, assessore leghista, già appartenente alle forze dell’ordine in passato, probabilmente ora staremmo parlando di una violenza su una ragazza innocente. La dinamica è senza dubbio di legittima difesa e l’augurio è che ancora una volta non si strumentalizzi politicamente quanto accaduto. Potersi difendere è sempre un diritto legittimo». La stessa posizione è stata assunta dal leader della Lega Matteo Salvini, che in un video pubblicato su Twitter ha detto che «si fa strada l’ipotesi della legittima difesa» e che «prima di condannare una persona per bene che si è vista aggredita e che avrebbe reagito aspettiamo la ricostruzione dei fatti».

Si sono espressi sulla questione anche esponenti politici del Movimento 5 Stelle, del centrosinistra e di Italia Viva, molti dei quali hanno chiesto alla Lega di prendere le distanze da Adriatici. Tra gli altri il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, in un tweet ha criticato la diffusione delle armi tra cittadini privati e ha auspicato che in futuro vengano utilizzate solo dalle forze dell’ordine: «Oggi a Voghera un uomo è morto, per colpa di una pistola. È un giorno triste. Saranno inquirenti e autorità giudiziarie a decidere. Nessuno si sostituisca a loro. Ma una cosa dobbiamo e possiamo farla: #StopArmiPrivate. In giro con le armi solo poliziotti e carabinieri».