È morto l’artista francese Christian Boltanski

Christian Boltanski a Tokyo, 11 giugno 2019 (EPA/FRANCK ROBICHON)
Christian Boltanski a Tokyo, 11 giugno 2019 (EPA/FRANCK ROBICHON)

È morto Christian Boltanski: aveva 76 anni ed era considerato uno dei maggiori artisti contemporanei francesi. Era pittore, scultore, fotografo e regista, ed è l’autore, tra l’altro, dell’installazione permanente al Museo per la Memoria di Ustica di Bologna: l’opera circonda i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980 mentre si dirigeva verso l’aeroporto di Palermo e consiste in nove grandi casse nere che raccolgono decine di oggetti personali appartenuti alle vittime.

L’installazione “Personnes” di Christian Boltanski, al Grand Palais di Parigi, 12 gennaio 2010 (AP Photo/Michel Euler)

Boltanski era nato il 6 settembre del 1944 a Parigi, meno di un mese dopo la Liberazione. Suo padre, medico di origine ebraica, trascorse il periodo dell’occupazione nazista in un nascondiglio nell’appartamento di famiglia. Sua madre era una scrittrice, conosciuta con lo pseudonimo di Annie Lauran. La questione della memoria, del tempo e della testimonianza attraverso le immagini e gli oggetti diventeranno centrali per la formazione di Boltanski e poi per la sua arte. Cominciò a dipingere da adolescente, poi abbandonò la pittura e si dedicò soprattutto alle grandi installazioni che lo resero famoso. Durante la sua carriera ha esposto nei più prestigiosi musei del mondo. Tra il 2019 e il 2020 il Centre Pompidou gli ha dedicato un’importante retrospettiva intitolata “Christian Boltanski: Faire son temps”.